Il motomondiale ritorna in Europa, dopo la parentesi cinese, per fare tappa in Francia, circuito di Le Mans, la prima di una serie di gare in rapida successione: Mugello, Barcellona, Donington, Assen e Sachsering. Un vero forcing che vedrà i piloti del circus delle due ruote impegnati in 7 gp nel giro di due mesi.
Dal GP di Francia, quinto appuntamento della stagione, sono attese diverse risposte: con quattro vincitori in quattro gare, Stoner, Pedrosa, Lorenzo e Rossi, quella di Le mans, quindi, potrebbe essere il teatro in cui poter assistere alla prima doppietta stagionale, e, a meno di sorprese, (lo scorso anno la vittoria fu appannaggio di Chris Vermulen su Suzuki con pista bagnata) la bandiera a scacchi ci dirà quale sarà il pilota capace di compiere l’impresa.
Parità anche nelle gomme (2 vittorie a testa per Bridgestone e Michelin) e questo sarà un ulteriore motivo di interesse per la gara francese. Sulla carta il circuito non è favorevole né all’una né all’altra casa di pneumatici e questo è un ulteriore dato che dà più interesse alla corsa.
Le Mans, inoltre, è uno dei pochi circuiti molto tecnici rimasti in calendario: il tracciato si snoda tra corti rettilinei e tornanti, dove assisteremo a grandi staccate e a accelerazioni in uscita dalle curve. Per i piloti, quindi, occorrerà presentarsi sulla griglia di partenza con una buona messa a punto che renda la moto precisa in entrata curva e veloce nelle riprese.
I piloti di testa sono tutti carichi, visto che una vittoria qui vorrebbe dire lanciarsi prepotentemente alla rincorsa del titolo.
«L’anno scorso la gara di Le Mans è stata deludente: speravamo in un buon risultato sull’asciutto, ma la pioggia ha cambiato i nostri piani. Quest’anno – ha affermato Valentino Rossi – arriviamo con il morale alto dopo l’ottimo risultato ottenuto in Cina. Credo che potremo avere anche qui un buon fine settimana. A Shanghai abbiamo raccolto il frutto del gran lavoro fatto sin da inizio stagione e ha motivato tutti. Ora dobbiamo continuare a spingere forte per raccogliere il massimo. Solitamente la Yamaha va molto forte a Le Mans e, anche se è la prima volta che corriamo con le Bridgestone, credo che potremo essere veloci anche quest’anno. Siamo a soli nove punti dalla vetta del campionato, ma anche i nostri rivali sono molto motivati, per cui non possiamo permetterci di rilassarci. Dovremo ottenere ancora una volta più punti possibile. A Le Mans inizia la fase più calda del campionato, un lavoro duro, ma anche un grande divertimento. Speriamo di iniziare questa serie di gare nel miglior modo possibile».
Della partita vuole essere anche Jorge Lorenzo. Il giovane talento non è al massimo della forma (l’astragalo rotto della caviglia destra e la rottura del legamento laterale interno della caviglia sinistra rappresentano ancora un problema)
«In Cina sono stato fortunato. Fossi atterrato diversamente sull’asfalto, sarei potuto rimanere fermo anche fino a metà stagione. A Shanghai ho sperimentato in prima persona quali sono i rischi di questo sport. Noi piloti dobbiamo prenderne molti e in gara ho capito che avrei dovuto affrontarne altri, perché il mio team, nel box, contava su di me. A Le Mans non sarò fisicamente al 100%, ma mentalmente sono in ottime condizioni e ciò mi renderà forte su uno dei miei circuiti preferiti. So che il mio team mi aiuterà il più possibile. Spero di poter essere abbastanza in forma per lottare con i primi, com’è accaduto nelle prime quattro gare. La Cina è acqua passata, ora dobbiamo guardare avanti».
Proclami di riscossa anche per Casey Stoner. Il pilota Ducati, in Francia, punta decisamente alla vittoria.
«A Le Mans in passato ho avuto dei risultati non eclatanti, ma comunque abbastanza buoni e mi ricordo che l’anno scorso in prova ero stato molto veloce e mi sentivo davvero fiducioso per la gara. Domenica poi è piovuto ma ne è venuto fuori comunque un podio».
Il circuito non sembra suscitare grandi entusiasmi al pilota australiano: «La pista in se non è tra le più entusiasmanti, è una specie di circuito da go-kart, dove la moto deve essere molto efficiente in frenata e nello stesso tempo agile e veloce in uscita dalle curve, specie da quelle lente. Alla fine comunque, che ti piaccia o meno la pista, la cosa fondamentale è sempre la stessa: bisogna lavorare bene durante il fine settimana e preparare un pacchetto competitivo per la gara, una cosa che in realtà ci è quasi sempre riuscita e che di solito sappiamo fare molto bene».
Tutti e tre, comunque, dovranno fare i conti con il leader del mondiale, Dani Pedrosa, l’unico, nelle quattro gare sin qui disputate, ad essere sempre andato a podio. L’alfiere della Honda ufficiale sta attraversando un momento di grande forma e, c’è da giurarlo, venderà caro il primato in classifica.
Attesi a una prova maiuscola anche Andrea Dovizioso, che ha raccolto poco rispetto a quello fatto vedere in pista, Loris Capirossi e Marco Melandri, che sembra intravedere la fine di un incubo, dopo il quinto posto agguantato in Cina. Da tenere d’occhio anche l’altra Honda ufficiale affidata all’ex iridato Nicky Hayden, e Colin Edwards, autore della pole nel GP della Cina.
Gli orari del GP di Francia
Venerdì 16 Maggio
Libere 1
10:00 – 11:00 MotoGP
Libere 2
13:55 – 14:55 MotoGP
sabato 17 Maggio
Libere 3
10:00 – 11:00 MotoGP
Qualifiche
13:55 – 14:55 MotoGP
Domenica 18 Maggio
11:00 gara 125cc
12:15 gara 250cc
14:00 gara MotoGP
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