Sarà Moustafa El Aoudi il protagonista della puntata odierna di “Nuovi Eroi”, format giunto alla sua terza settimana di programmazione e prodotto da “Stand by Me” e Rai Tre con la collaborazione del Quirinale e imperniato sulle storie di cittadini e cittadine insigniti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, in quanto rappresentativi della più elevata espressione dei valori che definiscono la nazione, il suo impegno civile e il forte senso di comunità. Moustafa, come scrive l’ufficio stampa Rai, “è nato in Marocco, ma da oltre vent’anni vive nel Crotonese. È emigrato seguendo da giovanissimo il padre. Proprio come lui ha iniziato a lavorare come venditore ambulante. Ancora oggi, la sua bancarella si trova di fronte all’ospedale San Giovanni di Dio. Lì, durante un pomeriggio del 2018, è intervenuto, rischiando la sua stessa incolumità, per salvare la vita della dottoressa Maria Carmela Calindro, aggredita da un uomo con un cacciavite nel parcheggio dell’ospedale locale”. Un gesto da vero eroe, anche se Moustafa si è sempre definito una persona comune.
MOUSTAFA EL AOUDI: “GRAZIE A TUTTI”
Commosso dall’improvvisa ondata di popolarità e gratitudine che l’ha investito, Moustafa El Aoudi ha scritto una lettera di ringraziamenti, ripresa dal quotidiano “CrotoneOK”. “In primo luogo ringrazio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e tutto lo staff della Presidenza, che hanno voluto che la mia storia, e quella di altri trentadue donne e uomini venisse raccontata a tutti gli Italiani. Un grazie di cuore a Raffaele Di Placido, autore del programma, per la sua professionalità e umanità, al tecnico Antonio Miorin, persone straordinarie. Un grazie alla Dottoressa Nuccia Calindro e a tutti coloro che nel video mi hanno onorato delle loro belle parole”. I ringraziamenti di Moustafa, successivamente, sono indirizzati “all’amministrazione comunale di Crotone e a tutti i cittadini crotonesi e di Isola di Capo Rizzuto per l’affetto e la stima che nutrono nei miei confronti, per quel senso della accoglienza che contraddistingue le donne e gli uomini del Sud. Grazie per il bene che mi dimostrate, per quanto fate e avete fatto per me e la mia famiglia”. A proposito di famiglia: “Ringrazio Dio per avermi donato una splendida famiglia, mia moglie e i miei tre figli, loro mi danno la forza per superare le mille difficoltà della vita”.