Citando lo scrittore Luigi Pirandello, Angelo Branduardi pubblica un nuovo disco, “Così è se mi pare”.
Un disco particolare, solo sei canzoni, mezz’ora di musica (come si usava una volta con i dischi in vinile) venduta però a un prezzo speciale, solo 9 euro e 90. Una scelta precisa: “Non avendo più obblighi di classifica o di mercato, posso concedermi il lusso di fare i dischi proprio come voglio. Anche perché in Italia come in Germania, in Belgio o in Francia il mio zoccolo duro, i “Branduardians”, non me lo tocca nessuno”. Infatti Angelo Brabduardi comincia proprio in questi gironi un tour internazionale che tocca anche l’Italia. Un disco di sole sei canzoni: quattro pezzi originali e due cover, una di Elvis Costello (The Scarlet Tide) e una dei Pogues, Fairy Tale in New York. E dopo aver cantato San Francesco, adesso Branduardi si occupa di un altro santo, San Gemolo, nel brano Gira la testa (La veglia di San Gemolo) il cui testo è stato scritto dal paroliere Pasquale Panella già con Lucio Battisti.
“Il pezzo nasce da una nostra chilometrica telefonata in cui gli ho raccontato la mitica storia di san Gemolo, martirizzato attorno all’anno Mille nel luogo in cui oggi sorge la Badia di Ganna, poco lontano da dove vivo. Decapitato dai briganti, l’uomo (che li aveva inseguiti e cercato di convincerli in nome di Dio a riconsegnare ciò che avevano rubato a suo zio vescovo, che transitava di lì in viaggio verso Roma – ndr) raccolse la propria testa, risalì a cavallo, e fece ritorno al proprio accampamento. Poi, compiuta la sua missione, accettò di riposare per l’eternità».
Nel nuovo tour, racconta Branduardi inuma intervista pubblicata da Avvenire, verranno presentati anche i pezzi dell’opera su San Francesco, “L’infinitamente piccolo”: “Il mio album L’infinitamente piccolo, dedicato a san Francesco, continua ad avere così tanto successo che sicuramente gli dedicherò uno spazio speciale negli spettacoli”.