Bruce Springsteen, attesissimo, è arrivato in Europa per una lunga serie di concerti che toccherà anche l’Italia con tre date (Milano il 7, Firenze il 10, Trieste l’11). Il leggendario artista americano sta presentando dal vivo il suo ultimissimo disco, “Wrecking Ball”, un disco dai forti contenuti polemici che attacca la crisi economica scatenata da banche e potenti mettendosi a fianco dei tanti che oggi perdono il lavoro. Era quasi scontato dunque che in occasione del suo primo concerto in Spagna, a Siviglia, nazione che proprio un anno fa ha dato vita al movimento degli indignados, che raggruppa persone scontente dell’attuale situazione economica e politica senza distinzioni di parte, il Boss si schierasse con loro. In fondo “Wrecking ball” è un disco da indignados, ed ecco che l’altra sera davanti alle decine di migliaia di spettatori radunati nello stadio di Siviglia, ha detto a chiare lettere: “Indignados estoy con vosotros”, indignati, io sto con voi. Una presa di posizione forte e autorevole come raramente Bruce Springsteen aveva mai fatto in passato. Certo, il musicista rock si è schierato apertamente quattro anni fa a sostengo della elezione di Barack Obama, ma quella detta a Siviglia suona come una scesa in campo a livello internazionale e anche molto precisa, dato che gli indignados sono schierati contro tutti, anche contro la politica americana del suo amico Obama. Uno Springsteen dunque indignato, anche se qualcuno ha notato che lo stadio di Siviglia non fosse tutto esaurito. D’altro canto la crisi tocca anche i fan della musica rock, visto che i biglietti costavano tra i 65 e i cento euro, prezzi che oggigiorno in molti non possono permettersi. Nonostante questo il Boss ha regalato l’usuale concentrato di grande musica e forza fisica, suonando, a 62 anni di età, per tre ore senza sosta presentando brani nuovi e i classici della sua lunga carriera. Un concerto attesissimo in Italia dove l’artista americano conta i suoi fan più caldi e appassionati. A San Siro già lo si aspetta con un tutto esaurito.