A quasi settant’anni di età Lemmy (Kilmister) è sempre un duro, anzi un durissimo del rock: esce infatti “Aftershock” il nuovo disco della sua tostissima band di sempre, i Motörhead. Il titolo, dice, non centra con i recenti problemi di salute avuti: “Canto di morte perché è la cosa che ci accomuna tutti. Il rock’n’roll dice la verità. Ci credo e amo la mia vita”. Eppure la scorsa estate fu costretto a cancellare diversi concerti compreso uno a Milano per problemi di cuore. A proposito del nuovo disco, il solito rock ad altissimo volume, i testi delle canzoni presentano una visione pessimista: neanche Obama e papa Francesco sembrano dargli fiducia: “Spiegami bene cosa stanno facendo per aiutare le classi svantaggiate! Diciamo che Obama era partito bene, del Papa invece non parlo”. In una intervista pubblicata oggi da Repubblica conferma come si vocifera da tempo di avere pronto un disco da solista con molti ospiti come Joan Jett e Dave Grohl: Spero uscirà il prossimo anno, solo pochi ritocchi. E sono ancora intenzionato a fare una canzone con gli Skunk Anansie, ma è difficile coordinare le nostre agende”.