Il concerto del Primo maggio, che si sta tenendo in queste ore davanti a migliaia di persone, non piace più alla Cgil, che insieme a Cisl e Uil ne è ideatore e principale sponsor. Lo ha detto ieri il segretario del principale sindacato italiano Camusso, definendolo “segnato dal tempo”. Secondo Susanna Camusso è necessario fare una riflessione al proposito: lo ha detto parlando alla trasmissione “Eco della storia” di Paolo Mieli. Ha precisato che non intende dire che non si debba fare più, ma visto che l’anno prossimo saremo ormai alla 25esima edizione dell’evento, forse si pone una riflessione al proposito: “Il concerto del Primo Maggio vuole parlare ai giovani con un linguaggio che ci permette di interloquire con loro. Il prossimo è il 25esimo. Tutte le cose sono segnate dal tempo”. Hanno reagito immediatamente diversi dei cantanti che sono sul palco quest’oggi. Ad esempio Max Gazzè che ha cercato di ironizzare, dicendo che anche i leader dei sindacati sono soggetti al passare del tempo: infatti prima della Camusso c’erano Cofferati ed Epifani e dopo di lei ce ne saranno altri. Dispiaciuto, nell’ipotesi che il concerto venisse abolito, è Federico Zampaglione dei Tiromancino: “è una delle rare occasioni in Italia in cui si porta la musica live in tv. I lavoratori e la musica meriterebbero più rispetto e protezione, da noi non accade. Per questo sono doppiamente addolorato” ha detto.