Analisi / Testo canzone di Raf ‘Come una favola’, Festival di Sanremo 2015
Raf torna al Festival di Sanremo per la quarta volta nella sua carriera: il cantautore pugliese salirà sul palco dell'Ariston con "Come una favola". LINDA IRICO analizza il testo
Raf torna al Festival di Sanremo per la quarta volta nella sua carriera. Dopo “Inevitabile follia”, “Cosa resterà degli anni 80” e “Oggi un Dio non ho”, il cantautore pugliese salirà sul palco dell’Ariston con “Come una favola”. Il brano, contenuto nel suo nuovo album registrato tra Roma e gli USA, è un vero e proprio inno all’amore. Il sentimento di cui canta Raf è l’amore nel suo stadio più puro, quello iniziale, e lo si capisce dalle parole proiettate verso il futuro che leggiamo nel testo della sua canzone: “Attraversando spirali di un mondo in disordine / Puoi inventarne un’altra se vuoi / Finché vedrò le api che si posano sui fiori / Mentre le nuvole disegnano il cielo / Ovunque andrai io ci sarò perché / Perché è di me che hai bisogno / Ed io ho bisogno di te / Perché siamo parte di un sogno / Perché è tutto quello che c’è”. La donna cantata da Raf è capace di stravolgere la sua vita, tanto da risolvere i suoi problemi quotidiani e rendere possibile quello che fino a ieri sembrava irrealizzabile: “Sei tu l’unica per me / Non c’è niente di simile / Un giorno sei entrata nei miei sogni / E hai reso tutto possibile / E ho imparato tra sogni e realtà imprevedibili / Che l’amore esiste anche al di là dei nostri limiti / Sei tutto quello che voglio / Anzi sei molto di più / E a quanti dei miei problemi / La soluzione sei tu”. Il titolo della canzone si riferisce alle speranze del cantautore, al suo desiderio che questo momento idilliaco non finisca mai, proprio come accade nelle favole: “E sarà sempre per noi / Come una favola / Stringimi forte perché / Ti farò girare girare girare volare / E splenderemo per sempre / Milioni di anni luce come pianeti”. Raf immagina sè stesso e la sua compagna uniti contro il mondo e ciò che c’è di marcio in esso: “Oltre la gente, oltre l’invidia / Di chi questo mai avrà / Vorrei fosse per sempre / Come una favola / A cui non crede nessuno / Soltanto io e te”. Nelle strofe finali il cantautore pugliese insiste sul concetto di questo amore così perfetto e così immenso da sembrare infinito e simile a quello raccontato nelle favole, dove l’unico finale possibile è il classico e indimenticabile “e vissero per sempre felici e contenti”: “Vorrei che fosse per sempre / Come una favola / Come una favola / E girare, girare e volare / Una vita si può raccontare / Come una favola / Come una favola”.
(Linda Irico)
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