Plagio o somiglianza? Questo interrogativo torna anche al termine del Festival di Sanremo 2017 e nel mirino finisce il vincitore Francesco Gabbani. C’è qualcosa di “Occidentali’s Karma” che ricorda “A Sky Full of Stars”: lo ha notato Minavagante, che ha lanciato la provocazione su YouTube subito dopo la proclamazione del cantante. «Abbiamo provato a mettere insieme piccoli estratti da entrambi le canzoni, secondo voi non si assomigliano un po’ troppo?» si chiede in fase di presentazione del suo video (clicca qui per vederlo). Ma non è finita qui, perché qualcuno ha notato una forte somiglianza tra le canzoni “Con te” di Alberto Fortis e Sergio Sylvestre? Real Zenima, commentando un pezzo de Il Fatto Quotidiano sul Festival di Sanremo 2017, ha analizzato i due brani, evidenziando più di una somiglianza: al di là del titolo, i due brani condividerebbero gli accordi e il coro gospel alla fine. «Ma che incredibile coincidenza!!! Sicuramente Carlo Conti e gli autori, non ne sapevano nulla» commenta ironicamente (clicca qui per visualizzare il post). C’è, invece, chi anziché parlare di plagio suggerisce una somiglianza molto marcata tra il ritornello de “L’ottava meraviglia” di Ron e “Il più grande spettacolo dopo il Big Band” di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. «Il senso dell’incipit ricorda molto la hit di Lorenzo» scrive Marco Liberti. Tocca poi a Fiorella Mannoia, la cui “Che sia benedetta” è stata accostata a “Un mondo più vero” di Michele Bravi (clicca qui per il video). Di plagio, invece, è stato accusato proprio il Festival di Sanremo prima che prendesse il via l’edizione di quest’anno: in questo caso, però, si parla di spot. Sotto accusa il video dei tre feti che ballano “Non ho l’età” di Gigliola Cinquetti attraverso il lettore mp3 della madre. Idea tutt’altro che originale, visto che il concept dello spot ricorda il video di “Teardrop” dei Massive Attack.