Non ci ripagherà delle ore passate online cercando disperatamente di comprare un biglietto per un concerto, anzi dei pochissimi minuti perché a ogni evento di grande portata (U2, Springsteen, Coldplay etc etc) collegandosi a ticketone trovavamo che tutti i biglietti – stiamo parlando di concerti a san Siro, cioè anche 70mila di essi – risultavano immediatamente esauriti. Non saremo rimborsati e non potremo comunque più andare a quei concerti che ci siamo persi, ma almeno una piccola soddisfazione ce l’abbiamo. Grazie all’inchiesta aperta da un servizio de Le Iene e al coraggio del promoter Claudio Trotta, Ticketone si è beccata una multa da un milione di euro da parte dell’Antitrust. E’ risultato, infatti, “che Ticketone – malgrado fosse tenuto contrattualmente ad predisporre misure antibagarinaggio – non ha adottato efficaci misure dirette a contrastare l’acquisto di biglietti attraverso procedure automatizzate, né ha previsto regole, procedure e vincoli diretti a limitare gli acquisti plurimi di biglietti, né ha effettuato controlli ex post diretti ad annullare tali acquisti plurimi”. Insomma il rivenditore di biglietti che ha praticamente il monopolio in Italia di ogni evento anche sportivo, se ne fregava bellamente se a comprare il biglietto fosse stato un appassionato di musica o un bagarino che poi lo avrebbe rivenduto a cifre esorbitanti su siti vari. Quelle che sembravano solo lamentele di poveri delusi si sono dimostrate verità: Ticketone non agisce correttamente. Sono stati multati poi anche alcuni siti di bagarinaggio come Seatwave, Viagogo, Ticketibis e Mywayticket che rivendevano i biglietti comprati da Ticketone a cifre pazzesche, per un totale tutti insieme di 700mila euro. Un po’ poco, mentre invece il promoter Livenation, smascherato dalle Iene documenti in mano a vendere biglietti ai bagarini non appare nella sentenza. E’ poco, ma forse qualcosa si sta muovendo contro la disonestà di chi sfrutta l’amore e la passione di tanta gente.