Radja Nainggolan arrestato in Belgio per traffico internazionale di droga, dopo il rilascio racconta l'esperienza in carcere
Nainggolan arrestato per traffico di droga, gli avvenimenti delle scorse settimana e le parole del belga
Più di qualche settimana fa è stata comunicata la notizia di Radja Nainggolan arrestato in Belgio per traffico internazionale di droga, il calciatore ex Roma e Inter era tornato a casa all’inizio del mese di gennaio per firmare un contratto con il Lokeren-Temse, squadra di seconda lega, dopo poche settimane però è stato fermato dalle forze dell’ordine perché presunto coinvolto in un traffico internazionale di droga. Dopo un giorno è stato rilasciato su cauzione con però l’impossibilità di lasciare il Belgio, nei giorni scorsi ha parlato di quello che è successo dichiarando di essere stato trattato come un criminale nonostante non ci fossero evidenze della sua colpevolezza.
Un interrogatorio durato quattro ore ma interrotto perché l’orario era troppo tardo, motivo per cui è stato costretto a passare la notte in prigione, esperienza che come racconta è stata terribile e non ha più intenzione di ripetere, “La prigione? È stata un’esperienza molto strana, che non vorrei più rivivere. Mi hanno presentato come uno spacciatore di droga”. Nainggolan racconta anche che nonostante fosse stato accusato e additato come colpevole gli interessi delle forze dell’ordine erano solo nei confronti del suo rapporto con il suo amico indagato e non sul traffico in sé, “Sembrava che avessero arrestato Pablo Escobar, Non mi hanno fatto domande sulla droga. Volevano solo sapere che tipo di rapporto avevo con questa persona.”
Nainggolan arrestato e gli altri scandali a suo riguardo
Nainggolan arrestato è solo l’ultima delle notizie che riguardano il Ninja che fanno il giro dei social, la più famosa riguarda la diretta Instagram fatta sul suo profilo la notte di capodanno nel 2018, quando era un giocatore di proprietà della Roma e si filmò durante una parte dei suoi festeggiamenti mostrandosi visibilmente ubriaco e mentre senza alcun problema fumava sigarette Tutto questo era stato condito con parolacce, bestemmie e persino insulti alla stampa che lo aveva criticato durante l’anno e che stava già preparando pezzi sull’accaduto e ai tifosi che lo attaccano durante la diretta.
L’altra bufera social che vede il centrocampista belga coinvolto è più recente, dell’aprile dello scorso anno quando in una diretta su Twitch attaccò fortemente il centrocampista della Lazio Mateo Guendouzi sostenendo che non avesse qualità se non la corsa, caratteristica importante per un atleta di atletica leggera “Guendouzi sa solo correre. Per me è una pippa, lo dico così. Tu fai partire uno come Milinkovic-Savic e lo rimpiazzi con uno così?”
