Indagine della Guardia di Finanza su Napolitano store: il titolare Angelo Napolitano accusato di aver evaso l'IVA per vendere cellulare a prezzi bassi
Avrebbe sistematicamente evaso l’IVA attraverso un intricato sistema di fatture verso società fittizie terze al fine di garantire ai suoi clienti prezzi ben più vantaggiosi e proprio questa ragione Angelo Napolitano – titolare di Am Distribution Srl, nota sui social come “Napolitano store” – è attualmente indagato dalla Guardia di Finanza napoletana, soggetto – peraltro – al sequestro di beni per un totale di quasi 6 milioni di euro.
Partendo dal principio, è utile ricordare che Napolitano store ha conquistato un’ambia fama sul web grazie al profilo TikTok – gestito, appunto, da Angelo Napolitano – sul quale venivano pubblicizzati i prezzi estremamente vantaggiosi di cellulari ed elettrodomestici: un caso sul quale era intervenuta anche la trasmissione Striscia la Notizia per evidenziare il singolare listino di prezzi del negozio, differente a seconda che il cliente volesse pagare con metodi tracciabili o in contanti.
Non solo, perché il titolare di Napolitano store è stato negli ultimi mesi anche al centro di diverse polemiche: la prima – o almeno, una delle più famose – scoppiò quando su TikTok mostrò la consegna di una lavatrice con un’ambulanza; mentre la seconda è di poche settimane fa e lo vede al fianco di Rita De Crescenzo nell’ufficio del consigliere campano Pasquale Di Fenza – poi sospeso dal partito Azione, del quale faceva parte – a sventolare la bandiera italiana.
Per il titolare di Napolitano store sequestri per 6 milioni: Angelo Napolitano si difende sui social
Tornando a noi, i reati contestati dalla Guardia di Finanza ad Angelo Napolitano – se dimostrati – sarebbero gravissimi perché l’ipotesi è che all’interno dei suoi Napolitano store avrebbe sistematicamente evaso l’IVA: non sarebbe, infatti, un caso la preferenza per i pagamenti in contanti, certificata con una serie di scontrini senza alcun valore fiscale e “dirottata” su una serie di società terze intestate a prestanome, senza operatività e – soprattutto – senza alcuna traccia fiscale.

Seppur formalmente sia nullatenente, al titolare dei Napolitano store i finanzieri hanno sequestrato beni per un totale di 5,7 milioni di euro tra i quali figurerebbero anche due immobili e un yacht; mentre dal conto suo Angelo Napolitano in queste ore è apparso in un video sui social in cui – oltre a confermare che i negozi sono pienamente operativi – sostiene di aver operato nel pieno della legalità, dicendosi fiducioso che riuscirà a dimostrare “la regolarità delle mie attività”.
