La Nasa ha annullato all'ultimo minuto la missione SpaceX per salvare Butch Wilmore e Suni Williams: resteranno ancora bloccati sulla ISS
Non è ancora arrivato il momento per gli astronauti Butch Wilmore e Suni Williams di tornare a casa dopo la loro – eccessivamente lunga – permanenze sulla ISS (ovvero la Stazione spaziale internazionale) che si protrae da ormai nove mesi: proprio oggi la Nasa avrebbe dovuto far partire il Crew-10 di SpaceX dalla rampa di lancio del Kennedy Space Center in Florida, ma la missione sarebbe stata rimandata all’ultimo momento a causa di un problema tecnico; ma al contempo pare che il prossimo lancio potrebbe avvenire già in serata riportando i due astronauti della Nasa sulla Terra non prima di lunedì 17 marzo.
Dietro all’annullamento di oggi della missione della Nasa ci sarebbero stati – secondo quanto dichiarato dalla stessa agenzia spaziale statunitense – dei “problemi al sistema idraulico” del braccio di supporto del Falcon 9 di SpaceX che permette alla struttura di scollegarsi al razzo per lasciarlo libero di partire: l’annullamento della missione (pattuito ovviamente anche in accordo con lo stesso Elon Musk) sarebbe arrivata ad appena un’ora di distanza dal conto alla rovescia, con i quattro astronauti che dovrebbero sostituire Wilmore e Williams che erano già alloggiati all’interno della cabina di pilotaggio pronti a lasciare la Terra.
Butch Wilmore e Suni Williams: cos’è successo ai due astronauti della Nasa bloccati da nove mesi sulla ISS
Facendo ora un passetto indietro, è utile ricordare che Butch Wilmore e Suni Williams sono bloccati sulla Stazione internazionale ormai da nove lunghissimi mesi: erano partiti lo scorso giugno con una missione incrociata tra Nasa e SpaceX che avrebbe dovuto inaugurare il nuovissimo Starliner della Boeing e che sarebbe dovuto durare appena una decina di giorni per verificare la capacità del razzo di raggiungere la ISS e tornare a Terra in completa autonomia con un equipaggio a bordo.
Non appena giunti sulla ISS – però – i tecnici della Nasa hanno notato una perdita di olio e diversi problemi ai propulsori della navicella Starliner decidendo di farla rientrare sulla Terra senza i due astronauti per evitare di mettere in pericolo la loro stessa vita con un viaggio potenzialmente mortale: da quel momento nulla sembra essersi più mosso, almeno fino all’insediamento di Donald Trump che ha immediatamente dato ordine a Musk di riportarli a casa il più rapidamente possibile con quella odierna che sarebbe dovuta essere una vera e propria missione di salvataggio.
