Nato, anticipati i temi di cui si parlerà al prossimo vertice: adesione Ucraina, aumento spese per la difesa fino al 5% del Pil e sanzioni contro la Russia
La Nato sta definendo i temi di cui discutere al prossimo vertice che si terrà il 24 e 25 giugno 2025 a L’Aia. Gli obiettivi principali sono stati illustrati in due documenti, preparati nel corso dell’assemblea parlamentare in Ohio, durante la quale si è discusso soprattutto sul sostegno all’Ucraina e sul processo di adesione di Kiev, ma anche della revisione degli impegni che i paesi membri saranno chiamati a rispettare per aumentare le capacità di poter proseguire con la missione definita di “Peacekeeping“.
Come ha confermato il segretario generale Rutte, la principale novità è che verrà prevista una soglia di spesa più alta per la difesa, che andrà oltre il 2% stabilito lo scorso anno, e arriverà al 5%. Poi viene sottolineata la necessità di aumentare la pressione nei confronti della Russia, mettendo in campo sanzioni, e contemporaneamente fare una campagna contro la disinformazione che propone la Nato come organizzazione aggressiva, esigenza che è stata sostenuta in particolare dalla delegazione italiana, che sarà composta da un totale di 8 parlamentari rappresentanti di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Pd.
Nato: “Adesione dell’Ucraina è una decisione sovrana, nessun paese terzo può ostacolare il processo”
Al prossimo vertice Nato si parlerà dell’aumento della spesa per la difesa, che potrebbe raggiungere la soglia del 5% del Pil al fine di potenziare le capacità militari, specialmente quelle relative ai sistemi anti aerei e missilistici. Il piano servirà inoltre a colmare le lacune esistenti nel settore, che va modernizzato per scoraggiare qualsiasi tentativo di aggressione. Ampio spazio nel secondo documento, che è dedicato interamente al conflitto tra Russia e Ucraina, all’adesione di Kiev all’Alleanza, che viene definita una “decisione sovrana“, nonostante l’opinione contraria di Trump, sottolineando che “nessun paese terzo” può ostacolare il processo.
Per questo motivo, al summit de L’Aia parteciperà probabilmente anche Zelensky, contrariamente a quanto anticipato da fonti Usa che avevano parlato di un mancato invito a causa della contrarietà da parte del presidente. Cresce poi l’attesa per il confronto diretto sulle modalità di sostegno da manifestare nella prossima fase del conflitto e nelle negoziazioni, visto che le posizioni restano contrastanti, specialmente tra i volenterosi che spingono sull’invio di armi e gli Stati Uniti più propensi ad intraprendere la via diplomatica per una risoluzione.