Ha negato il coronavirus per poi ammalarsi e tornare sui suoi passi. E’ la curiosa storia di Brian Lee Hitchens, 46enne residente in Florida, negli Stati Uniti, uno dei numerosi complottisti emersi in particolare in questi mesi di quarantena. Inizialmente, attraverso i propri social, ha iniziato a raccontare di come l’infezione da covid fosse una bufala inventata dal governo per controllare la popolazione, sottolineando cospirazioni presunte legate ai ripetitori 5G e ad altre fantomatiche teorie piuttosto strampalate. Per lui la pandemia non esisteva, era tutt’al più una banale influenza come succede ogni anno nelle stagioni fredde. Di conseguenza ha continuato a fare la vita di prima, non sottostando alle misure di restrizione leggasi le mascherine, i guanti, il lavarsi spesso le mani e il mantenere la distanza di sicurezza. Peccato però che lo stesso sia in seguito risultato positivo al covid e assieme a lui anche la moglie.
NEGA CORONAVIRUS POI SI AMMALA: ORA VIENE MINACCIATO DAGLI EX SEGUACI
I due sono stati costretti ad un ricovero in ospedale, con la donna, più grave, attaccata ad un respiratore della terapia intensiva. Dopo aver vissuto sulla propria pelle cosa significhi ammalarsi gravemente di coronavirus, Brian Lee Hitchens è tornato sui suoi passi: «State attenti a cosa leggete, alle fake news – le sue parole sempre via social – ora mi rendo conto che il coronavirus non è assolutamente falso, è là fuori e si sta diffondendo». Una storia che è stata ripresa da numerose testate internazionali, e in Italia pubblicata da Il Foglio, in un articolo firmato dal professor Enrico Bucci, scienziato e docente alla Temple University di Philadelphia. Come molti altri, Brian Lee si era fatto convincere se non addirittura stregare dalle numerose notizie circolanti in queste settimane sui social, fake news che gridavano appunto a complotti e a teorie cospirazionistiche varie, un guazzabuglio di cose senza senso fra Bill Gates, il 5G, le scie chimiche, la terra piatta e i poteri forti che vogliono controllare il mondo. Dopo essersi ammalato di coronavirus il 46enne ha però aperto gli occhi, non solo in senso fisico, cercando di mettere la propria esperienza a servizio delle persone un po’ troppo “credulone”, ma che ora lo attaccano, augurandogli la morte. “A tutti voi hater là fuori – ha replicato – che mi avete mandato messaggi terribili dicendo che merito di morire, spero che stiate leggendo forte e chiaro questo: ‘Io sono negativo! Lode al Signore!’”.