Il nuovo contratto per colf e badanti produrrà i primi effetti dal 2026. Il CCNL prevede incrementi per i lavoratori e carichi per i datori.
Il nuovo contratto non è rivolto soltanto alle colf e ai badanti, ma anche ai baby sitter, e i suoi effetti saranno applicati a partire dal 2026 in poi. La firma ufficiale è arrivata a fine ottobre, e le novità penalizzeranno i datori di lavoro.
La prima novità – negativa per chi assume – riguarda dei rincari contrattuali. I datori che assumeranno un collaboratore domestico, avranno un esborso di 86€ al mese in più, da applicare ai contratti nel medio e lungo periodo.
Le novità del nuovo contratto colf e badanti 2026

Le firme per poter ufficializzare il nuovo contratto per colf, badanti e baby sitter sono arrivate a fine ottobre, e nonostante sia stato pubblicato l’1° novembre di quest’anno, gli effetti saranno prodotti soltanto dal 1° gennaio 2026.
Ad aver accettato le modifiche al contratto collettivo nazionale della categoria dei collaboratori domestici sono state le sigle più note, Uil Uiltucs, Cisl Fisascat, Cgil Filcams, Federcolf, Domina e Fidaldo.
La revisione ha dato luogo ad una maggior tutela sui diritti e la sicurezza di verrà assunto, intervenendo specialmente sulle “quote straordinarie” e a favore delle collaboratrici straniere, sempre più spesso “assunte in nero”.
Aumenti fino a 100€ lordi mensili
La novità più consistente prevede l’aumento del salario a favore del collaboratore, che una volta raggiunto il livello BS e su una base pluriennale ammonterà a 100€ in più (lordi e al mese).
La progressione avverrà gradualmente, già dal prossimo anno (2026), l’incremento sarà di 40€, dal 2027 30€, ed infine nel 2028 (dal 1° gennaio e dal 1° settembre) 15€.
Per le famiglie che avranno necessità di un collaboratore domestico questi incrementi impatteranno negativamente il budget familiare, per un ammontare (in media) di 230€ al mese.
Come sfruttare al meglio i benefit fiscali
Per fortuna al fine di contenere i costi e il suo rialzo, sono previsti i benefit fiscali come le deduzioni applicabili ai contributi previdenziali e le detrazioni per abbassare la spesa della retribuzione.
La deducibilità massima è fissata a 1.549,37€ annui, mentre la deducibilità entro e non oltre 1.549€ per ciascun collaboratore assunto.
Dalle sigle sindacali arrivano però delle novità importanti per aiutare anche i datori di lavoro che hanno necessità di assumere un collaboratore: nel Bilancio quasi sicuramente si prorogheranno dei bonus e l’incremento per i lavoratori è dilazionato in più anni.
