L'INPS ha predisposto un calcolatore online così da poter dare un'occhiata al nuovo ISEE 2025 e osservare i cambiamenti.

Da 7 giorni circa, è in vigore il nuovo ISEE 2025 con conseguenti modifiche da tenere in considerazione in fase di conteggi. Nello specifico vengono esclusi dalla somma complessiva dei redditi i titoli di Stato e alcuni strumenti finanziari a patto che non venga oltrepassata una determinata soglia.

Sicuramente in fase di cambiamenti è normale ritrovarsi in uno stato confusionale, motivo per cui l’ente previdenziale INPS ha voluto disporre un simulatore gratuito consentendo ai diretti interessati di poter inserire i dati in loro possesso e avere una stima del nuovo modello ISEE di quest’anno.



Nuovo ISEE 2025 con il simulatore INPS online

Grazie al servizio online dell’INPS, il nuovo ISEE 2025 potrebbe essere individuato grazie ad un simulatore molto semplice da usare, che esclude determinati strumenti finanziari entro il limite di 50.000€ e applica le nuove regole in fase di calcolo reddituale.

Lo strumento è utilizzabile pur non accedendo al portale INPS (dunque facendo a meno dell’autenticazione digitale), ma è sufficiente essere in possesso dei dati reddituali o in alternativa reperibili dal modello dei redditi per le persone fisiche oppure dal 730.



Dal momento in cui il nuovo ISEE è stato pensato per agevolare i contribuenti e permettere a loro di poter godere di nuovi incentivi, laddove il simulatore dell’INPS dovesse mostrare una maggior convenienza economica (rispetto alla situazione attuale), è possibile recarsi al CAF e far domanda per una nuova DSU, così da aggiornare il documento.

Vantaggi e istruzioni operative

Tra le istruzioni operative fiscali vige l’obbligo di inserire la giacenza media dei titoli – oggi esclusi – ma che precedentemente veniva inseriti nell’ISEE, specificando il saldo contabile risultante al 31 dicembre ancor prima di presentare la DSU aggiornata.



I nuclei familiari con un reddito più alto – ma con il nuovo calcolo ISEE – potranno beneficiare di più prestazioni e indennità. A tal proposito l’INPS ricorda che la DSU deve seguire una scadenza naturale, salvo venga rinnovata per una propria esigenza.

Chi rispetta il termine ultimo di fine giugno per l’Assegno Unico, è permesso ai contribuenti poter recuperare gli arretrati dal mese di marzo in poi.