Il cardinale Pietro Parolin ha parlato del conclave e dell'elezione del nuovo Papa Leone XIV, dalle colonne del Giornale di Vicenza
Pietro Parolin, il cardinale che negli scorsi giorni era dato fra i più papabili, prima dell’elezione a Papa Leone XIV, ha scritto una lettera al Giornale di Vicenza nelle scorse ore, commentando la decisione del Conclave sull’americano Prevost. Parolin sembra spazzare via ogni dubbio in merito ad eventuali polemiche, voti non presi e complotti all’interno della cappella Sistina, descrivendo la nuova elezione come un momento di “gioia” per il nuovo Vescovo di Roma, citando anche Papa Francesco, che “ha avuto la pazienza” di affidargli il ruolo della segreteria di stato per quasi 12 anni.
Il cardinale vicentino ha quindi ricordato come sia lo Spirito Santo a “scegliere l’uomo destinato a guidare la Chiesa”, sottolineando che il Conclave tecnicamente è un’elezione, ma di fatto ripercorre le orme di quanto si è tramandato nei secoli, fin da quando il collegio degli apostoli venne ricostruito “dopo la dolorosa defezione di Giuda”, colui che tradì Gesù.
All’epoca gli apostoli pregarono il Signore affinché mostrasse loro chi fosse il più degno per divenire “capo della Chiesa” e lo stesso mistero “si è ripetuto in questi giorni”, di conseguenza tutti i cardinali si dicono “immensamente grati al Signore”, che non li ha appunto abbandonati, neanche questa volta. Il cardinale Parolin esprime gratitudine anche nei confronti del nuovo Papa “per aver accettato la chiamata del Signore”.
PAROLIN E IL NUOVO PAPA: “DOPO L’ELEZIONE UN LUNGO APPLAUSO”
Subito dopo l’elezione è partito un “lunghissimo e caloroso applauso” dopo che il cardinale statunitense ha deciso di accogliere la richiesta, divenendo così il 267esimo Papa. Parolin si è detto colpito dalla “serenità” di Prevost, nonostante momenti così intensi tenendo conto che da due giorni a questa parte la sua vita è cambiata per sempre, e resterà nei libri di storia. Il nuovo Papa non ha mai perso il suo “sorriso mite” nonostante non siano pochi i problemi che oggi la Chiesa di trova ad affrontare.
Il nuovo Papa, ricorda ancora Parolin, ha ben “presente i problemi del mondo di oggi” e lo ha dimostrato fin dalle sue prime parole rivolgendosi ai fedeli in piazza San Pietro invocando la pace. Il cardinale di Vicenza racconta di aver conosciuto Prevost due anni fa, descrivendolo come un uomo che conosce le situazioni e le persone, pacato ed equilibrato, ma anche rispettoso e con “l’amore per tutti”. Parolin si dice convinto che il nuovo Papa svolgerà al meglio il compito che il Signore gli ha affidato, ma in ogni caso “noi gli siamo vicini con il nostro affetto e la nostra preghiera”.