L'Istat ha pubblicato i dati sull'occupazione: è stazionaria rispetto all'ultimo trimestre, ma al Sud ha superato per la prima volta la soglia del 50%

Sono nuovamente positivi i dati sull’occupazione nel nostro paese, complessivamente stabili rispetto all’ultimo trimestre ma in fortissima crescita nel Sud e con una contestuale diminuzione – su base annuale – del numero di disoccupati e di inattivi: a dirlo è l’ultima rilevazione da parte dell’Istat che è stata diffusa in queste ore e che sembra certificare – esattamente come hanno precisato la premier Giorgia Meloni e il ministro del Lavoro Marina Calderone – l’efficacia delle norme a favore dell’occupazione messe in campo dal governo.



Il primo dato sull’occupazione che salta all’occhio dal report dell’Istat, è quello che ci parla del numero di assunti nella fascia d’età superiore ai 50 anni che ha toccato il record storico di 10,09 milioni di lavoratori (il 42% del totale, oltre che il 66,4% nella classe d’età); mentre è diminuito di 61mila persone il numero di assunti nella fascia d’età sotto i 35 anni, con gli under 21 nel mondo del lavoro che sono “solamente” il 44,3% dei loro coetanei.



Dal punto di vista della popolazione generale, invece, l’occupazione è rimasta stabile secondo l’Istat (con una crescita di 0,1 punti percentuali segnata su 365 giorni) e l’altro – importante – record è quello che ci porta nel Mezzogiorno del nostro paese: per la prima volta in più di vent’anni, infatti, a Sud sono entrati nel mondo del lavoro più del 50% (precisamente il 50,1) dei residenti, con 96mila nuovi assunti nell’ultimo anno.

Se da un lato resta stabile l’occupazione, dall’altro la stessa dinamica si ravvisa anche dal punto di vista dei disoccupati che sono attualmente il 6,3% della popolazione in età lavorativa con una variazione di 0,1 punti percentuali rispetto al medesimo periodo del 2024: a livello numero di parla di 1,6 milioni di disoccupati, diminuiti di 9mila persone nell’arco di appena un anno che diventano 150mila se si guarda al dato sugli inattivi (differenti dai disoccupati).



Meloni: “I dati sull’occupazione certificano il successo delle politiche messe in campo”

Esulta per la buona riuscita delle politiche sull’occupazione la premier Meloni che sui social ha criticato chi accusa l’esecutivo “di voler spaccare l’Italia” ignorando che – in realtà – l’esecutivo ha scelto di investire per la prima volta nel reale futuro del Mezzogiorno; lodando il superamento – una volta per tutte – delle politiche assistenzialiste che stavano “condannando” il Mezzogiorno con una serie di efficienti investimenti su “infrastrutture, lavoro [e] merito”.

Premier Giorgia Meloni al vertice con i Volenterosi UE alla Casa Bianca (ANSA 2025, Filippo Attili)

Dello stesso tenore anche il commento del ministro Calderone che definito i dati sull’occupazione nel Sud Italia un “risultato importante”, ricordando – poco dopo – che l’obbiettivo ultimo resta quello di “continuare a sostenere la buona occupazione” creando tutto quelle “opportunità” a lungo negate al Mezzogiorno: il futuro – continua Calderone – è quello di aumentare gli investimenti “sulla formazione e sulle competenze”.