La famiglia di Andy Rocchelli, il fotoreporter ucciso in Donbass nel 2014 mentre documentava le sofferenze della popolazione martoriata dalla guerra, si sarebbe rivolta alla Corte penale internazionale dell’Aja per chiedere l’avvio di una indagine. Da otto anni il caso è impunito e secondo la madre rischia di finire inghiottito nelle trame dell’oblio. La decisione dei parenti del 30enne assassinato durante il suo lavoro, impegnato in un servizio sul conflitto, è stata riportata dal quotidiano La Provincia pavese.
Andy Rocchelli perse la vita insieme al giornalista russo Andrej Mironov, uccisi da colpi di mortaio, e per il delitto era finito a processo Vitaly Markiv, un militare della Guardia nazionale ucraina assolto in appello e Cassazione dopo una condanna in primo grado a 24 anni di carcere. Oggi i genitori del fotoreporter Andy Rocchelli si rivolgono al Tribunale internazionale dell’Aja perché il caso non resti senza soluzione. “L’impunità – ha dichiarato la madre di Andy Rocchelli in un messaggio pubbblicato su Articolo21 – è una garanzia e una rassicurazione per chi, colpevole di crimini, può continuare a commetterli. Dunque va combattuta”.
Le parole della famiglia di Andy Rocchelli
“La nostra è una irrisolta domanda di verità e giustizia per un delitto che la magistratura italiana definisce un crimine di guerra, ma su cui si stende l’oblio. L’obiettivo che ci proponiamo è porre fine all’impunità per questo delitto, consapevoli di difendere così la vita di civili e giornalisti che operano in scenari di crisi e di guerra”. A parlare in questi termini è la madre di Andrea “Andy” Rocchelli, Elisa Signori, in un intervento pubblicato poche ore fa sul sito web di Articolo21 e rilanciato dal quotidiano La Provincia pavese.
Andy Rocchelli e Andrej Mironov, giornalista e attivista politico russo, furono uccisi il 24 maggio 2014 mentre si trovavano nella regione rovente del Donbass, colpiti da una scarica di mortaio durante i violenti scontri tra Guardia nazionale ucraina e indipendentisti filorussi. Ancora oggi il duplice omicidio è impunito, sottolinea la famiglia che chiede l’apertura di una indagine presso la Corte dell’Aja. Andy Rocchelli è stato il primo fotoreporter assassinato nella guerra iniziata nel 2014 in Ucraina e, spiega Articolo21, con una informativa indirizzata all’Ufficio della Procura della Corte penale internazionale, i genitori avrebbero chiesto l’avvio di un’inchiesta volta ad accertare i fatti.