L’omicidio di Bruna Bovino, ragazza di soli 29 anni trucidata a Mola di Bari otto anni fa, è tornato a tenere banco in televisione, nello spazio mattutino de “I Fatti Vostri”, trasmissione di Rai Due. Il conduttore, Salvo Sottile, ha intervistato la mamma della giovane, Lilian Baldo, proprio dopo la condanna del presunto assassino della figlia, Antonio Colamonico, a 26 anni e 6 mesi di reclusione, decretata dalla Cassazione. La donna ha ricostruito il dramma della morte della figlia: “Lui l’ha raggiunta al suo centro estetico, le ha scagliato uno sgabello sulla spalla e lei è caduta a terra. Poi, le ha dato 20 colpi con le forbici sul collo, l’ha strangolata e l’ha arrotolata in una tenda acrilica, a cui ha dato fuoco”.
Durante le udienze in tribunale “lui ci guardava sempre, era l’unico indagato, tutte le prove erano contro di lui”. Eppure, dopo una prima condanna, è stato assolto in Appello, salvo poi essere nuovamente condannato al carcere dalla Cassazione: “Adesso mi fido della Giustizia – ha detto la mamma di Bruna –. La Corte Suprema ha sistemato tutto, quella sentenza non era giusta. Adesso speriamo che lei abbia un po’ di pace dove si trova. Non ho saltato nessuna udienza, ci sono stata sempre. Tutte le volte ho guardato in faccia il presunto killer, lui non mi ha mai detto niente. Ora i suoi occhi tremano, non credo stia tanto bene”.
OMICIDIO BRUNA BOVINO, LA MADRE: “MI SONO INGINOCCHIATA DAVANTI AL GIUDICE”
Nel corso de “I Fatti Vostri”, Lilian Baldo ha raccontato che il presunto killer della figlia aveva un compagno di cella che era un pentito mafioso, al quale, dopo la prima condanna, avrebbe confessato di avere ucciso Bruna Bovino, salvo poi ritrattare.
A un certo punto, durante un’udienza, la mamma della vittima si è messa in ginocchio davanti al giudice: “Non avevo più la forza di stare in piedi, volevo chiedere a Gesù di salvarci. Di Bruna mi manca tutto… Era una ragazza in gamba, che si è sempre data da fare. Ha lottato un anno per aprire un centro estetico. Gesù mi dà la forza di andare avanti”.