Annamaria, la sorella di Graziella Bartolotta, l’anziana di Ardea trovata morta nel bagno di casa sua, ha scritto alla pagina Facebook di Quarto Grado. La zia del principale sospettato, il figlio della vittima Fabrizio, indagato per omicidio aggravato, ha raccontato di aver sentito al telefono la sorella pochi giorni prima della sua morte. Le due infatti si sentivano poiché per motivi di salute non riuscivano più a vedersi. Lo spaccato che emerge dal racconto di Annamaria, spiega la trasmissione di Rete Quattro, è contrassegnato da rapporti tesi tra mamma e figlio. La donna, racconta Quarto Grado, dice che “i due litigano spesso, a volte per i soldi” e che “spesso Fabrizio alzava la voce con la mamma”, cosa di cui “Graziella si lamentava”, così come aveva fatto anche nell’ultima telefonata con la sorella, pochi giorni prima di morire. (agg. di Dario D’Angelo)
Omicidio Graziella Bartolotta
L’omicidio di Ardea nel quale ha perso la vita la pensionata 68enne, Graziella Bartolotta, torna ad essere al centro della nuova puntata di Quarto Grado, in onda nella prima serata di oggi. Il suo corpo senza vita fu scoperto dalla badante il 28 settembre scorso ma per gli inquirenti non ci sarebbero più dubbi sul fatto che a commettere l’atroce delitto sia stato il figlio Fabrizio Rocchi, arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di omicidio. Dal carcere l’uomo continua a respingere le accuse e a sostenere con decisione la sua innocenza, ma contro di lui ci sarebbero pesantissimi indizi.
Per gli inquirenti ad incastrare il figlio della vittima sarebbero “gravi, precisi, plurimi e concordanti indizi di colpevolezza”. Dopo essere stato condotto nel carcere di Velletri, Rocchi è stato successivamente sottoposto ad interrogatorio di garanzia per difendersi dalle accuse. Davanti al Gip che ha emesso la misura cautelare, tuttavia, l’uomo ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, restando quindi in silenzio. Per gli inquirenti si tratterebbe di una scelta particolarmente chiara che andrebbe a ribadire la mancanza di collaborazione alle indagini.
Omicidio Graziella Bartolotta: tutti gli indizi contro il figlio
A proposito delle indagini sulla morte dell’anziana Graziella Bartolotta ci sarebbero ancora due grandi vuoti: l’assenza dell’arma del delitto non ancora trovata (forse un posacenere o una tazza) e la mancanza di un movente. Contro Fabrizio Rocchi però, ci sarebbero già numerosi indizi classificati come “gravi”. Come rammenta RomaToday, il riferimento è innanzitutto alla presenza di tracce biologiche sotto le unghie della vittima e riconducibili al figlio, riscontrate in sede di autopsia. È possibile quindi che la donna abbia tentato di difendersi mentre veniva colpita violentemente alla testa.
Ci sarebbero poi le telecamere che andrebbero ad incastrare nuovamente Rocchi sul luogo del delitto avvenuto tra le 8.30 e le 9.30. dopo l’omicidio gli inquirenti hanno eseguito una serie di esami con il luminol con il sospetto che l’uomo possa aver nascosto l’arma del delitto. Il sospetto è che però Rocchi si sia già disfatto portandola via dall’appartamento all’interno di un sacchetto nero. Per gli investigatori l’oggetto usato per uccidere la madre lo avrebbe gettato in un fosso nella zona dell’Infernetto dove Fabrizio lavorava come giardiniere e dove si era recato il giorno del delitto. Successivamente lo avrebbe fatto sparire prima che venisse indagato e arrestato. In merito al movente, tutte le piste restano aperte ma non si esclude quella economica.