Oltre all'omologazione degli autovelox nel 2025 occorre anche un ulteriore accertamento, già richiesto da Matteo Salvini.
L’accertamento sulla omologazione degli autovelox nel 2025 non è l’unica novità in tema di trasporti. Prima però, facciamo un passo indietro: lo scorso anno la Corte di Cassazione ha sollevato diversi dubbi sulla “affidabilità” di questi dispositivi dedicati al rilevamento della velocità di un veicolo, sostenendo che una multa per eccesso dei limiti può essere annullata se lo strumento è “approvato” ma non risulta “omologato”.
Poi – omologazione a parte – è sorta un’altra criticità, il mancato censimento che possa comprovare e analizzare diversi dati sulle velocità rilevate in certi tratti stradali. Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha richiesto più volte di dimostrare a chi di competenza, quali siano i dati raccolti sulle velocità dei mezzi.
Qual è la situazione sull’omologazione degli autovelox nel 2025?
Dopo le richieste di un censimento corretto e una adeguata omologazione degli autovelox nel 2025, i dati emersi e rilasciati dall’Associazione Nazionale dei Comuni italiani fanno insospettire, differenziandosi tra gli apparecchi mobili e quelli fissi.
Gli autovelox fissi approvati prima dell’anno 2017 sono il 59,4%, mentre post il 40,6%. Mentre per le analisi raccolte su quelli mobili le percentuali sono rispettivamente 67,2% e 32,8%.
Secondo il Sole 24 Ore Matteo Salvini starebbe prevedendo un emendamento piuttosto severo, obbligando ad inserire sul portale MIT, una sezione dedicata soltanto agli autovelox. All’interno sarà obbligatorio inserire l’omologazione, l’approvazione, il modello e la marca del dispositivo.
Ma non è tutto, perché il Decreto Ministeriale sancirà un modello specifico al quale far riferimento, pena l’annullamento della validità dell’apparecchio, rendendolo di fatto la multa illegittima.
I nuovi limiti disposti per gli autovelox
Da quando la Suprema Corte ha stabilito che approvazione ed omologazione hanno due significati differenti, e dunque l’autovelox deve rispettare entrambi i concetti, è stato un susseguirsi di cambiamenti.
Di seguito vediamo quali sono le nuove norme che ogni Comune deve accertarsi di osservare per gli apparecchi utili al rilevamento della velocità:
| Regole autovelox 2025 | Descrizione |
|---|---|
| Distanza minima tra autovelox e segnaletica | 200 metri sulle strade ad alto scorrimento, altrimenti 75 metri. |
| Distanza minima tra 2 autovelox | Minimo 1 km sulle strade ad alto scorrimento e non meno di 500 metri sulle altre (ad eccezione dell’autostrada dove la distanza minima dev’essere di 4 km). |
| Distanza minima tra 2 o più autovelox differenti | Minimo 1 km sulle strade locali e 3 km sulle extraurbane. |
| Specifici tratti di strada | Solo laddove negli ultimi 5 anni il tasso di sinistri è stato molto alto, se la velocità media è piuttosto elevata rispetto al limite consentito o se vi è una impossibilità nel replicare una possibile infrazione. |
| Riconoscimento della segnaletica | È indispensabile che il segnale di rilevamento della velocità sia ben disposto e riconoscibile prima di incrociarlo o attraversarlo. |