Andrea Orlando, vice segretario del Partito Democratico, apre al partito di Giuseppe Conte: "Idea da non scartare". Travaglio non ci sta.
ORLANDO NON BOCCIA IL PARTITO DI CONTE, TRAVAGLIO SI’
Se da casa dem arriva un’apertura al partito di Giuseppe Conte, Marco Travaglio la pensa diversamente. Il direttore de Il Fatto Quotidiano, molto vicino al Movimento 5 Stelle, ha stroncato l’ipotesi: «Sarebbe un bel danno per lui. In questo momento lui è il personaggio più in vista anche per quello che è successo e c’è una quota di doping nella sua popolarità. Lui è premiato perché ha retto bene fino adesso ma c’è una quota di doping. Ne abbiamo visti di premier che volevano farsi un partito, alcuni l’hanno fatto, poi si sono sciolti come neve al sole. Lui è punto di equilibrio di una maggioranza che non starebbe insieme se non ci fosse lui». Un altro tipo di consiglio ancora per Conte è arrivato da Mario Monti, intervistato da La Stampa: «Conte faccia il partito, se crede. Ma segua la sua coscienza e si liberi degli imbonitori».
