Il pagamento delle tasse da parte dei professionisti è un obbligo di Legge, in caso di irregolarità è prevista la sospensione dei compensi.

Il pagamento delle tasse è un obbligo di Legge che vale anche per i professionisti autonomi. Al fine di contrastare l’evasione fiscale e di far rispettare le regole, il Governo ha deciso di sospendere i compensi in caso di inadempimenti.

Naturalmente una regola così “severa” e rigida può esser attuata soltanto in previsione dei pagamenti erogabili dalla Pubblica Amministrazione, e post accertamenti fiscali che possano dimostrare effettivamente la posizione irregolare del lavoratore.



Il pagamento delle tasse dei professionisti è obbligo

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Anche i professionisti devono onorare il pagamento delle tasse per evitare l’evasione fiscale o di far risultare un mancato gettito alle casse dell’Amministrazione. Per imporre a mantenere una posizione regolare, il Governo sta pensando di sospendere eventuali compensi pendenti.



Naturalmente questa misura potrà esser attuata soltanto per rapporti di lavoro tra il libero professionista e gli incarichi delegati dalle P.A (tramite gare, appalti e situazioni simili). Il controllo sarà mirato sia ai tributi di natura previdenziale, sia sulle imposte stesse.

Nel momento in cui il libero professionista provvederà ad emettere la fattura per le prestazioni concluse, dovrà altresì dimostrare la sua regolare posizione nei confronti del fisco, comprovando di aver pagato tutto.

Certificati obbligatori

Le Pubbliche Amministrazioni, prima di pagare la fattura emessa dal libero professionista, devono accertarsi che lo stesso presenti due tipologie di certificazioni differenti, la prima rilasciata dall’Agenzia delle Entrate, che testimonia i pagamenti dei tributi ordinari, la seconda dall’INPS (per i contributi previdenziali).



Laddove sussista l’irregolarità, l’ente avrà l’onore di sospendere il pagamento del compenso (almeno fino a quando il lavoratore autonomo non sanerà la sua posizione).

Gli obblighi sorgono sia per i professionisti iscritti ad una cassa di categoria, sia a chi ha aderito ed è coinvolto nel DURC ma anche nei confronti di chi non ha legami con gli enti indicati.

Alcune sigle di categoria hanno mostrato preoccupazione per il potenziale carico di lavoro che potrebbe celarsi a fronte di grandi quantità di pratiche arretrate, dato che il fisco ha imposto anche il rallentamento del pagamento anche solo per presunte irregolarità.