Raffaele Palladino proteste per il calcio d'angolo assegnato all'Inter da cui è poi nato l'autogol di Marin Pongracic
Palladino proteste, le parole del tecnico nel post Inter Fiorentina
Nel post partita di Inter Fiorentina si fanno sentire con toni calmi da parte di Raffaele Palladino proteste per il calcio d’angolo assegnato all’Inter da cui poi è nato l’autogol di Marin Pongracic, durante la partita invece era rimasto calmo in panchina senza protestare mentre i suoi giocatori accerchiavano l’arbitro per fargli cambiare decisione. Il tecnico dei viola ai microfono sostiene la sua squadra e dice di essere orgoglioso per come ha affrontato la partita contro una squadra forte che si giocherà lo scudetto fino alle ultime giornate.
Il rammarico per Palladino è solo la scelta sul calcio d’angolo ma più che prendersela con il direttore di gara La Penna, le critiche sono verso il VAR e il protocollo che impedisce a questi errori di poter essere controllati e aggiustati, “il protocollo dice che non può intervenire il Var: sono d’accordo che non possa intervenire su tutto, ma così non va bene altrimenti a fine partita ci troviamo sempre a discutere e usciamo arrabbiati”. A chi invece gli chiede perché non avesse protestato al momento dell’errore risponde che è il modo che chiede anche per i suoi giocatori, che tutti possono sbagliare anche gli arbitri, i giocatori e l’allenatore, chi non può sbagliare però è la tecnologia. “Qui però è un errore oggettivo: il protocollo deve per forza cambiare, io non accetto che la palla esca di 30 centimetri e non si possa intervenire”.
Palladino proteste, tutti gli altri episodi della giornata di Serie A
Con Palladino proteste si aggiungono a quelle di numerosi tecnici in questa ultima giornata di Serie A per errori dei direttori di gara ma soprattutto per quelli del VAR, facendo un resoconto di tutti gli episodi controversi bisogna partire da quello evidenziato da Cesc Fabregas che ha richiesto un rigore per un fallo di mano di Federico Gatti non visto dall’arbitro e non richiamato dal VAR, ci sono poi le due espulsioni di Empoli Milan, quella di Fikayo Tomori che sebbene il fallo ci fosse è avvenuto con il giocatore dell’Empoli che ha ricevuto palla in fuorigioco, non fischiato dall’arbitro e su cui il VAR non può intervenire, e quella di Luca Marianucci, per aver sfiorato Gimenez con il piede rialzandosi da terra, data probabilmente per compensare l’errore precedente. Infine l’episodio più eclatante è quello di Torino Genoa in cui non è stato assegnato un netto rigore per una trattenuta su Antonio Sanabria.
A questo proposito si è espresso anche Zlatan Ibrahimovic che ha dichiarato che contatterà l’AIA per chiedere spiegazioni sul funzionamento del protocollo e sul motivo per cui il VAR non sarebbe potuto intervenire nell’occasione dell’espulsione di Tomori, l’ex attaccante svedese ha poi dichiarato che proverà a richiedere che la squalifica venga revocata al difensore inglese e soprattutto che vengano fatti dei cambiamenti ad un protocollo che ha messo in luce tutti i suoi limiti.