Paolo Brosio continua a restare fermo sulle sue idee ovvero sul punto che le Chiese, proprio come alcuni negozi e i tabacchi, dovevano rimanere aperte per permettere ai fedeli di affidarsi a Dio in questo momento. Dopo quasi un mese dalla chiusura delle Chiese, Paolo Brosio torna all’attacco e questa volta contro il premier Conte reo di mettere tutto avanti al resto, anche a Dio affidandosi alla scienza che non ha risolto molto altrimenti sarebbe già sparito tutto: “Il Governo guidato dal Movimento 5 stelle non è interessato ai valori cristiani. E’ proprio in questo momento difficile che bisogna chiedere aiuto a Dio. Non puoi affidarti solo alla scienza perché non è Dio, altrimenti avremmo risolto tutto con la bacchetta magica. Dobbiamo rimettere al primo posto Dio”. Le dichiarazioni di Paolo Brosio all’Adnkronos non lasciano spazio a dubbi su quella che è la sua posizione già sdoganata sui social e in tv.
PAOLO BROSIO CONTRO IL PREMIER CONTE
Ancora una volta poi Paolo Brosio continua dicendo che le soluzioni per riaprire le Chiese ci sono e che si può tenere conto di tutte quelle che sono le regole sociali in vigore in questo momento e poi continua il suo attacco: “Quando Conte si è insediato con il ‘Conte bis’ mi ha preoccupato quando ha parlato del nuovo umanesimo dove ha parlato di tutto, dell’uomo, della tecnologia e della scienza senza mai dire la parola ‘Dio’. Il Governo ha pensato a tutto tranne che alle fede. Puoi comperare tutto in questi giorni di quarantena, anche le sigarette, il cacciavite, ma si chiudono le chiese perché, secondo loro, sono luogo di ricettacolo di focolaio”. Nei giorni scorsi anche Salvini aveva fatto lo stesso appello, è arrivato davvero il momento di riaprire le Chiese pensando ad un metodo alternativo per farlo?