Paolo Pocobelli, il pilota disabile diventato eroe ospite di “Vieni da me”. A Caterina Balivo ha raccontato l’emozione che ha provato quando gli è stato detto che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo avrebbe insignito dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. «È stata una emozione enorme. Ho ricevuto una telefonata da Roma da un funzionario del Quirinale, pensavo fosse uno scherzo». Gli è stato riconosciuto il merito di aver lavorato per l’integrazione delle persone disabili nel mondo dell’aviazione. La conduttrice però fa un passo indietro, parlando dell’incidente che ha avuto quando aveva 22 anni. «Ho fatto 654 lanci col paracadute e nell’ultimo mi feci male. Era il 5 giugno del 1994. Mi ruppi due vertebre e un femore. Cosa è successo? Forse non ero abbastanza bravo, non credo nella sfortuna. Forse non dovevo fare il lancio, c’era troppo vento. Mi assumo le mie responsabilità». Paolo Pocobelli capì subito di essersi fatto molto male perché non perse i sensi. «Ero un bambino, un ragazzino».
PAOLO POCOBELLI A VIENI DA ME: L’AMORE PER LA MOGLIE SONIA
Poi ha ricominciato, ma senza essere arrabbiato col mondo. «Ho sempre fatto sport, essere ufficiale dell’esercito mi ha aiutato, insieme alla mia famiglia». Così Paolo Pocobelli ha cominciato la sua battaglia per vivere nel migliore dei modi la sua nuova condizione: il suo primo pensiero fu infatti tornare a volare. «Mi venne comunicato che ad Arezzo c’era un gruppo di disabili che volava». Ha ripreso a volare e poi ha trovato l’amore. «Ho incontrato Sonia, con cui ho due figli bellissimi. Quello è stato un altro inizio». E la moglie Sonia ha fatto così il suo ingresso in studio. «Non volevo impegnarmi quando l’ho conosciuto. Mi ha fatto un po’ la corte». E Paolo Pocobelli ha aggiunto: «La chiamai dicendole che non mi aveva ancora chiamato per uscire a bere qualcosa». La moglie allora ha raccontato: «Ti fa dimenticare la sedia a rotelle, un po’ per i suoi bellissimi occhi e un po’ per come è fatto. Ho dimenticato subito la carrozzina, poi quando siamo andati a vivere insieme arriva… Te ne accorgi con la gestione degli spazi, io poi volevo fare più di quello che volevo o era necessario». Paolo Pocobelli è considerato un pilota eroe perché ha salvato un suo allievo dopo un atterraggio in acqua evitando che affogasse. Lui però parla di collaborazione dopo la sua manovra: «Ci siamo trovati in acqua, l’Adige ha riempito l’aereo. Lui è riuscito a uscire, io sono rimasto incastrato con un piede. Poi lui mi ha dato una mano ad arrivare a riva».