"Latino lingua ufficiale della Chiesa": Papa Leone XIV lo stabilisce in un nuovo regolamento e istituisce una "scuola di recupero" per i cardinali
LEONE XIV RISOLVE IL “CASO” LATINO NELLA CHIESA
Il latino deve essere la lingua della Chiesa e, quindi, essere usato negli atti della Curia. Lo ha stabilito Papa Leone XIV, che ha emanato un nuovo Regolamento Generale della Curia Romana che ribadisce questo principio. La decisione è stata presa anche alla luce di quanto emerso nel conclave del maggio scorso, dopo la morte di Papa Francesco. Ci fu un problema inatteso: molti cardinali non sapevano il latino e non conoscevano neppure l’italiano, per cui alcuni avevano difficoltà a comunicare tra loro.
Anche se storicamente il latino era la lingua comune che consentiva a vescovi e cardinali di capirsi tra loro, negli ultimi decenni il suo uso si era molto ridotto.
Dunque, come riportato da Il Tempo, Leone XIV ha indicato, nella sezione dedicata alle lingue in uso del nuovo regolamento, che gli atti ufficiali della Curia devono essere scritti in latino.

Inoltre, è stato creato un ufficio dedicato alla lingua latina presso la Segreteria di Stato, una sorta di “scuola di recupero” per cardinali e funzionari che non conoscono bene il latino.
IL NUOVO REGOLAMENTO DELLA CURIA ROMANA
Ma il nuovo regolamento non riguarda solo questioni linguistiche. È infatti strutturato in due parti: la prima, per cardinali e alti prelati, contiene le norme più importanti (tra cui quella dell’uso del latino); la seconda riguarda i dipendenti vaticani, tra assunzioni, pensioni, scatti di carriera, stipendi, permessi e licenziamenti, dunque questioni lavorative pratiche della Santa Sede.
Il nuovo regolamento era necessario per completare e rendere più operativa la Costituzione apostolica Praedicate Evangelium di Papa Francesco, che tre anni fa aveva riformato la Curia ma lasciato varie regole interne non definite. Stando a quanto riportato da Il Tempo, Leone XIV sta in parte “correggendo” o precisando aspetti che erano rimasti vaghi o incompleti durante il pontificato precedente.
