Patrick Zaki resta in carcere: custodia cautelare prolungata per altri 45 giorni. Amnesty International: "Pessima sorpresa". E Orfini: "Governo richiami ambasciatore"
Patrick George Zaki resta in carcere: è stata rinnovata di altri 45 giorni la custodia cautelare. Lo ha reso noto il legale dello studente egiziano dell’Università di Bologna, l’avvocato Hoda Nasrallah. Secondo un altro legale dello studente, Walid Hassan, era una decisione prevedibile, eppure in molti speravano nella sua liberazione. «Una pessima sorpresa anche se nessuno era particolarmente ottimista», così ha commentato la notizia dell’esito dell’udienza del Tribunale del Cairo il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury. Su Twitter è intervenuto anche Matteo Orfini del Pd per commentare la vicenda del 29enne detenuto in carcere in Egitto da febbraio: «Zaki resta in carcere senza motivo per altri 45 giorni. Sulla verità per Giulio Regeni nessun passo avanti, solo prese in giro. Ora basta: il governo richiami subito il nostro ambasciatore e blocchi le forniture di armi». (agg. di Silvana Palazzo)
PATRICK ZAKI TORNA IN TRIBUNALE DOPO 4 MESI
Per la prima volta dal suo fermo quattro mesi fa, il 7 marzo scorso lo studente egiziano Patrick Zaki che studia all’università di Bologna, ha potuto prendere parte a una udienza in tribunale. Come si sa, lo studente è stato fermato dalle forze di polizia egiziane una volta rientrato in Egitto per trovare la famiglia. E’ accusato di tramare contro il governo egiziano. Zaki si trova detenuto da allora nel carcere di Tora, non ha mai potuto parlare con un giudice e il prolungamento di detenzione cautelare è stata presa più volte in assenza dei suoi avvocati.
FORSE OGGI LA SCARCERAZIONE
Questa volta gli è stato permesso di apparire davanti ai giudici in presenza dei suoi avvocati. Il fatto viene definito dagli attivisti che ne chiedono la libertà un buon passo in avanti e c’è la speranza che domani Patrick Zaki possa venir scarcerato. Dallo scorso 7 marzo le udienze del ricercatore egiziano “sono state rinviate o la sua detenzione è stata rinnovata senza la sua presenza, né, in alcuni casi, la presenza dei suoi avvocati, il che significa che ha trascorso gli ultimi quattro mesi in carcere sulla base di processi legalmente non conformi alla legge, rendendo il suo ordine di detenzione legalmente nullo”. Il caso ha suscitato forti polemiche tra Italia e Egitto.
