La pensione nel 2025 in certi capoluoghi come Napoli è stata reputata "indecorosa". I sindacati denunciano tra i cedolini più bassi d'Italia.
La pensione nel 2025 e negli anni a seguire, non è e neppure sarà uguale per tutti. A Napoli ad esempio, è arrivata una “denuncia sociale” che descrive i problemi che affliggono il popolo partenopeo. In primo luogo il pagamento degli addizionali sia comunali che regionali più elevati del Bel Paese, e contestualmente un trattamento mensile “irrisorio”.
Lorenzo Medici, nonché ex segretario generale della FNP Cisl del capoluogo campano, ha dichiarato di esser pronto a rivendicare i diritti degli iscritti al fine di aumentare i cedolini che oggigiorno non permetterebbero ai pensionati di godere di un dignitoso sostentamento economico.
La pensione 2025 a Napoli è indecorosa
I dati sulla pensione al 2025 per i trattamenti percepiti dai contribuenti napoletani nel 2023, e come lo dimostra il rapporto della Federazione Nazionale dei Pensionati di Napoli, mostrano delle criticità preoccupanti. Rispetto alla media dei cedolini INPS italiani i pensionati partenopei percepirebbero 400€ in meno (per gli ex dipendenti uomini) e 165€ in meno (per gli ex dipendenti donne).
Tuttavia la denuncia sindacale vuol rivendicare i diritti dei pensionati napoletani secondo cui non reggerebbe il confronto con le pensioni erogate al Nord Italia. Soltanto a Napoli due anni fa risultano liquidati 634.986 cedolini (305.234 al sesso maschile e 329.734 a quello femminile), considerando i trattamenti ai superstiti, agli invalidi e a chi ha maturato la “vecchiaia”.
Tornando a parlare di addizionali, oltre a ricevere tra le pensioni più basse di Italia, la percentuale addebitata ai contribuenti campani è rispettivamente 1% su Napoli e 3,3% dall’intera Regione Campania. Il sindacato FNP Cisl fa notare anche il problema delle attese infinite in città, arrecando gravi disagi ai vulnerabili pensionati che percependo un cedolino eccessivamente basso, non possono ottenere le cure necessarie.
Sostentamento alla terza età
La nuova segretaria del sindacato FNP Cisl, Melicia Comberiati, richiede un confronto diretto con il Comune di Napoli al fine di migliorare la condizione dei pensionati che ritrovandosi in stato di disagio alla terza età, meritano un contributo immediato e tempestivo.
Medici conclude la sua denuncia chiedendo che le pensioni al 2025 ed erogabili ai contribuenti napoletani, possano essere proporzionate ai costi attuali della vita. La qualità dei servizi offerti sul territorio campano non è soddisfacente e non giustifica l’inferiorità dei trattamenti previdenziali del popolo locale.
Secondo l’ex segretario del sindacato generale di Napoli, la situazione dev’essere presa in tempo prima che possa diventare irreversibile.
