Sulla riforma pensione la Fornero ha espresso i suoi forti dubbi sull'obbligatorietà del TFR come rendita.
La prossima riforma pensioni non cancellerà la Fornero, questo è poco ma è sicuro. Il Governo starebbe invece cercando delle soluzioni affinché ogni contribuente possa uscire dal lavoro con più anticipo, senza creare troppi gap con la nuova generazione.
L’alternativa sarebbe anche quella di sfruttare il TFR per garantire una rendita previdenziale migliore, ma c’è anche chi come Quagliotti che la reputa una opzione inutile è ingiusta. E allora quali potrebbero essere le reali chance che ci prospetta l’esecutivo?
La riforma pensioni “lascerà” la Fornero
La prossima riforma pensioni manterrà la Fornero, l’unica che ad oggi può permettere un’uscita anticipata, anche se i requisiti per soddisfarla non sono poi così “semplici”. Nella scorsa Manovra sono stati aggiunti 5 anni di contribuzione, oggi quantificati in minimo 25 anni.
Poi si aggiungono le altre condizioni, tra cui l’età anagrafica (64 anni d’età) e il trattamento minimo che dev’essere pari ad almeno 3 volte la cifra riportata nell’assegno sociale (nel caso di uno o più figli la soglia si riduce rispettivamente a 2,8 e 2,6 volte).
E qui giungono due criticità importanti: aver goduto di una carriera contributiva importante e lineare, e aver totalizzato un trattamento pari ad almeno 21.008,52€.
La risposta di Elsa Fornero
L’ex ministra Elsa Fornero chiede al Governo di prestare attenzione sull’idea di rendere obbligatorio il TFR come rendita per la pensione. Principalmente le raccomandazioni si basano sue due principi: i mercati finanziari non sono stabili tanto quanto “accantonare i soldi”, e poi il Trattamento di Fine Rapporto è l’unica certezza economica che un lavoratore possiede.
Sicuramente il vantaggio più grande – qualora tutto andasse per il verso giusto – sarebbe quello di poter contare su un cedolino più ricco, rinunciando però ad una somma consistente pagata in un’unica soluzione.
La Fornero tira acqua al suo mulino, ma esprime dei concetti di fondo importanti: il vero problema oggi sarebbe garantire carriera più equilibrate e avere dei salari più alti, altrimenti l’attuale sistema contributivo penalizzerebbe i lavoratori.
