Quale fu il movente alla base dell'omicidio di Ilenia Fabbri: uccisa nel 2021 dal sicario Pierluigi Barbieri su richiesta dell'ex marito Claudio Nanni
La prima puntata della nuova stagione di ‘Detectives‘ si soffermerà (tra gli altri) sul caso di Ilenia Fabbri fatta brutalmente uccidere nel febbraio del 2021 dall’ex marito Claudio Nanni e che solamente lo scorso anno ha ricevuto la giustizia che meritava con la condanna di entrambi all’ergastolo confermata dalla Cassazione nel gennaio 2024: larga parte delle indagini sulla morte della 46enne si concentrò sul movente potesse aver guidato Claudio Nanni e proprio grazie a questo filone – e alla confessione del sicario – si arrivò alla piena condanna per entrambi.
Prima di arrivare al movente di Claudio Nanni – però – vale la pena fare un salto indietro nel tempo fino al febbraio del 2021: attorno alle 6 del mattino, infatti, dopo che l’ex marito passò dall’abitazione di Fabbri per prelevare la figlia con la quale sarebbe dovuto andare a comprare un’auto usata, venne raggiunta da un uomo ignoto – poi riconosciuto essere il sicario Pierluigi Barbieri, amico dell’ex marito – che la uccise con un singolo fendente al collo; mentre solamente grazie alla presenza in casa della fidanzata della figlia venne lanciato immediatamente l’allarme e – di conseguenza – avviate le indagini.
Perché Claudio Nanni fece uccidere l’ex moglie Ilenia Fabbri: le ipotesi
Il primo dubbio che ha fatto muovere gli inquirenti verso la figura di Claudio Nanni fu relativo ad una denuncia per maltrattamenti — poi archiviata – presentata dalla ex moglie Ilenia Fabbri nei suoi confronti già nel 2017, oltre che ad un testimone che raccontò di averlo sentito promettere che “mando qualcuno a farle la festa” dopo l’uscita dallo studio di un avvocato che stava curando la pratica di divorzio e di un altro contenzioso legale di natura lavorativa presentato da Ilenia Fabbri sempre nei confronti dell’ex marito; mentre fu la piena confessione di Barbieri – il successivo 8 marzo – a mettere un punto definitivo all’indagine.
Proprio quel contenzioso legale sarebbe – secondo gli inquirenti – sarebbe il reale movente di Claudio Nanni: indagando nel loro passato, infatti, gli inquirenti hanno scoperto che Ilenia Fabbri avrebbe a lungo lavorato nell’officina dell’ex marito, chiedendo dopo il licenziamento un risarcimento da 500mila euro per gli stipendi mai ricevuti e per la vendita della gelateria che gestivano a sua insaputa, sul quale sarebbe dovuta arrivare la sentenza qualche giorno dopo l’omicidio; così come era già stato appurato che nonostante il suo desiderio di vendere l’ex casa coniugale – dal valore di altri 300mila euro -, la donna ne aveva ottenuto l’assegnazione dal tribunale.
