Perchè Macron ha deciso di riconoscere la Palestina? In questa operazione la Francia è a braccetto con l'Arabia Suadita, ecco i dettagli
Il presidente francese Emmanuel Macron ha deciso di riconoscere, un po’ a sorpresa, la Palestina come Stato. Ma cosa si nasconde dietro questa scelta dei transalpini di tendere una mano ai palestinesi? Probabilmente gli interessi comuni con l’Arabia Saudita e guarda caso, subito dopo l’annuncio dell’Eliseo, è giunto un comunicato da Riad in cui si applaudiva la decisione di Parigi, ricordando come sia giusto che i palestinesi vengano riconosciuti come Stato. Ma cosa c’è alla base di questo annuncio storico?
Secondo Asianews.it, proprio i rapporti fra transalpini e sauditi, ricordando che il prossimo 28 luglio i due Stati saranno al quartier generale dell’Onu di New York per la conferenza inerente proprio la questione dei due Stati.
L’incontro si sarebbe dovuto tenere alla fine dello scorso mese, poi posticipato dopo la guerra blitz fra Israele e Iran. Francia e Arabia Saudita sono quindi unite nella tematica palestinese, ma non è l’unica iniziativa che vede le due nazioni a braccetto. Lo scorso dicembre Macron aveva fatto visita al principe bin Salman a Ryadh, e negli scorsi giorni si era invece tenuto un vis a vis fra Barrot, ministro degli esteri francesi e il principe bin Sahran, omologo saudita, un incontro in cui si è parlato, fra i vari argomenti, anche del loro ruolo nello stabilizzare la questione siriana.
MACRON, LA PALESTINA, L’ARABIA SAUDITA E IL PRINCIPE BIN SALMAN
L’Arabia ha annunciato in queste ore ben 5,6 miliardi di dollari di investimenti nella ricostruzione della Siria, mentre a febbraio scorso Macron aveva ricevuto all’Eliseo il presidente de facto siriano dopo la caduta del vecchio regime, Ahmad a-Sharaa.
C’è poi la questione del Libano, per cui sia Parigi che Riad condividono la necessità di rafforzare il governo di Beirut, nonché lo stop definitivo alle ostilità con Israele, già siglato alla fine del 2024. Per Asianews.it, il principe Mohammad bin Salman starebbe utilizzando l’importanza della Francia per rilanciare se stesso ma soprattutto la sua leadership, approfittando anche dell’Iran indebolito e della necessità di dare vita ad un nuovo modello economico che non sia incentrato solo sul petrolio.