Ora la sola richiesta per il permesso di soggiorno per lavoro da stagionale a duraturo basta per l'assunzione.
Con la nuova circolare numero 10 di quest’anno, la sola richiesta di permesso di soggiorno per lavoro, pur essendo continuativo e non stagionale, può essere sufficiente per assumere il lavoratore straniero. La sola documentazione dunque, permette all’extracomunitario di acquisire tutti i diritti per farsi assumere.
Prima della nuova approvazione come da Decreto Legge, era necessario aspettare che l’amministrazione italiana desse un riscontro positivo alla pratica finalizzata all’ottenimento del permesso di soggiorno. Oggi anche la sola richiesta, pur non avendo ottenuto una risposta, è sufficiente per far lavorare l’extracomunitario.
Permesso di soggiorno per lavoro stabile e non solo “stagionale”
Il permesso di soggiorno per lavoro subordinato – proveniente dallo stagionale – è regolamentato dall’articolo numero 24, del comma 10, del Decreto con protocollo 286 risalente al 1998, secondo cui per poter essere approvato deve soddisfare delle condizioni ben precise.
Intanto l’extracomunitario deve esser arrivato in Italia o aver lavorato per una stagione equivalente ad almeno 3 mensilità, e successivamente l’offerta di lavoro subordinato dev’essere pari ad un minimo di 20 ore alla settimana e il contratto può essere indeterminato oppure determinato.
Laddove l’attività miri alla collaborazione domestica, allora sorge anche il requisito reddituale, il cui salario offerto non può essere inferiore a 538,69€ al mese (ovvero il minimo erogabile dall’assegno sociale).
Prima che il permesso venga rilasciato potrebbe trascorrere un po’ di tempo (si tratta dell’operatività tecnica necessaria a completare la pratica). Il Decreto specifica che durante l’attesa il lavoratore potrebbe già iniziare a lavorare pur non avendo ottenuto alcun riscontro.
Denuncia all’INPS o Unilav
Nonostante la possibilità di poter lavorare regolarmente anche in attesa del riscontro sulla richiesta del permesso di soggiorno, il lavoratore dovrà adempiere a degli obblighi specifici. Se l’attività riguardasse la collaborazione domestica allora è indispensabile inviare comunicazione all’INPS, diversamente – sempre telematicamente – andrà spedito il Modello UniLav.
Il Ministero stabilisce infine, che questa regola vale sia nel caso dell’ottenimento del permesso di soggiorno per lavoro subordinato (come prima attività), oppure di conversione da “stagionale a lavoro più duraturo“.
