Il batterista degli Offspring, Pete Parada, non andrà in tour con la sua band. Attraverso il suo profilo Instagram, ha illustrato il motivo di questaa decisione forzata. “Devo darvi una notizia spiacevole e difficile. – ha esordito il batterista, spiegando che – Data la mia storia clinica e gli effetti collaterali dei vaccini, il mio dottore mi ha sconsigliato di fare una dose”. Il musicista rischierebbe infatti molto in caso di seconda dose: “Più di un anno fa ho preso il virus e sono sicuro di poterlo gestire di nuovo, ma non sono certo di potere sopravvivere di nuovo alla sindrome di Guillain-Barré post vaccinazione”. Di conseguenza la decisione è quasi obbligata: “Ne sono affetto fin da quando ero bambino e col tempo è peggiorata. Sfortunatamente per me (e la mia famiglia, che mi vuole vivo ancora a lungo) i rischi superano di gran lunga i benefici”.
Pete Parada, l’appello: “Bisogna imparare a dare voce a tutti i punti di vista”
Pete Parada ha dunque illustrato nei dettagli una decisione che gli costa tantissimo: “Siccome non sono in grado di ottemperare a quello che sta diventando sempre più un obbligo richiesto dall’industria musicale, è stato deciso che non è sicuro che sia in giro e vada in studio e in tour. Lo dico perché non mi vedrete nei prossimi concerti“. Il batterista ha quindi deciso di esternare tutto il suo malumore per supportare che sta vivendo la stessa situazione: “Voglio raccontare la mia storia per far sentire meno solo chi sta sperimentando lo stesso tormento e il medesimo senso di isolamento derivante dall’essere messo da parte”. Riguardo la scelta della band ha spiegato: “Non ce l’ho con la band. Stanno facendo quel che pensano sia il meglio per loro e lo stesso faccio io. Auguro il meglio alla famiglia degli Offspring per il loro ritorno. È devastante non poter rivedere la mia comunità on the road e il contatto con i fan mi mancherà più di quanto possa esprimere a parole”. La chiosa del musicista riguarda invece chi ha diverse posizioni sul vaccino: “Spero che si possa imparare a dare voce a tutti punti di vista e a tutte le paure. Evitiamo la brutta tendenza a dominare il prossimo, a disumanizzarlo, a gridarci contro. Chi esita a vaccinarsi non fa parte di un gruppo coeso. Tutte le voci meritano di essere ascoltate”.