Il petrolio ha “salvato” i cetacei dall’estinzione. È ciò che il 3 settembre 1860 veniva scritto sul California Fireside Journal, una pubblicazione che difendeva gli interessi della nascente industria. L’anno dopo Vanity Fair pubblicò una vignetta in cui le balene festeggiavano proprio l’utilizzo dell’oro nero. Il motivo, come ricostruisce Il Sole 24 Ore è da ricondurre al fatto che la sua alternativa industriale è proprio di origine animale.
I macchinari e le ferrovie inizialmente usavano l’olio di balena. Ma non solo. Con le parti del corpo di questi animali si producevano anche sapone, cosmetici e prodotti farmaceutici, mentre con i fanoni si realizzavano ombrelli, busti e corsetti. Infine, in alcune zone del mondo, come il Giappone, la carne dei cetacei viene anche abitualmente mangiata. È per questo motivo che il destino degli esemplari sembrava essere quello di ridursi di numero sempre di più, fino all’estinzione. Ciò, però, non è ancora avvenuto, proprio grazie al petrolio.
Petrolio ha “salvato” i cetacei dall’estinzione: la storia
La storia delle transizioni energetiche dunque sembrerebbe essere passata anche dalle vie del mare e, in particolare, dalle bocche delle balene. Era in particolare il XIX secolo quando – dopo anni che l’industria sembrava essere diventata una vera e propria minaccia per i cetacei – arrivò il petrolio come oggi lo conosciamo a salvarli. Le prime raffinerie e lo sviluppo del settore rappresentarono una svolta epocale per il mondo, che adesso vorrebbe liberarsene per una rivoluzione green.
Eppure, è da precisare che l’umanità conosca da sempre il petrolio, soprattutto come medicina. Inizialmente, come dimostrano le testimonianze dei popoli dell’antichità, gli uomini ne trovavano quantità limitate in superficie o scavando piccoli pozzi per l’acqua. Dal Medioriente alla Cina, presto se ne capirono le infinite possibilità. Gli Egizi lo utilizzavano per imbalsamare, come combustibile nelle lampade e i marinai per calafatare gli scafi delle navi, mentre gli Aztechi ci producevano gomme da masticare.