Tante le domande che si fa Chi l'ha visto in merito all'omicidio di Pierina Paganelli, dal carrello nei garage all'orecchino scomparso

Cosa è successo la notte del 3 ottobre 2023, quando venne uccisa Pierina Paganelli a Rimini? Chi l’ha visto se l’è domandato anche ieri, durante l’ultima puntata del talk di Federica Sciarelli. Il programma fa notare che sulla scena del crimine non è mai stato trovato il secondo orecchino di Pierina Paganelli: che fine ha fatto? Gliel’ha strappato l’assassino? Gli inquirenti ipotizzano che l’aggressore abbia buttato l’arma e altri oggetti nei cassonetti della zona: ci è finito dentro anche l’orecchino di perla della povera donna?



O magari l’ha perso camminando? E’ uno dei tanti oggetti che “mancano all’appello”, come ad esempio il trattorino dove la testa di Pierina Paganelli era stata appoggiata, ma anche la collana della vittima.

Chi l’ha visto ha lanciato un appello affinché qualcuno che magari abbia trovato un orecchino di perla, possa in qualche modo consegnarlo. Il programma di Rai Tre si sofferma anche sul famoso audio registrato da una telecamera la notte dell’omicidio di Pierina Paganelli, ipotizzando che un suono metallico udito nel file audio potrebbe appartenere ad un carrello da supermercato che si trova vicino ai garage del condominio di via del Ciclamino: che l’assassino magari abbia urtato quell’oggetto, scappando dalla scena del crimine? Se fosse così è probabile che ci siano delle sue tracce sul carrello, che è ancora lì.



PIERINA PAGANELLI, IL RUMORE DEL GARAGE SOSPETTO

Marina Baldi, genetista e consulente di Louis Dassilva, ospite in studio a Chi l’ha visto, commenta: “Sono cose molto interessanti, e il fatto che il carrello sia ancora lì è ancora più sorprendente”. E ancora: “Andava repertato tutto, poi è chiaro che si fa una scrematura, si poteva fare qualche campionato per vedere cosa emergeva e nel caso si lasciava perdere”.

Chi l’ha visto segnala anche un rumore secco, 50 minuti dopo l’omicidio di Pierina Paganelli, un altro fatto anomale: “Sarebbe importante sapere cosa sia accaduto”, aggiunge la conduttrice Federica Sciarelli. Marina Baldi racconta anche dell’assorbente intriso di urina: “Non sappiamo perché fosse nella borsa di Pierina, vicino all’iPad. L’urina comunque degrada il dna, le urine sono i campioni da cui vengono meno profili utili possibili a meno che non vengano congelati subito i reperti. Dall’assorbente non è emerso alcun profilo e anche ciò che viene a contatto con l’assorbente si degrada. Il prof Giardina ha fatto circa 600 analisi ottenendo solo 14 profili”.



PIERINA PAGANELLI, L’INCIDENTE DI GIULIANO E I DUBBI DI MANUELA

Chi l’ha visto ha ricordato anche l’incidente avvenuto a Giuliano qualche mese prima l’omicidio di Pierina Paganelli. Il fratello Giacomo, parlando con gli inquirenti ha riferito che Manuela Bianchi ha chiesto se Giuliano potesse essere stato aggredito da qualcuno, spiegando che lei si frequentava con un uomo molto forte ed un ex militare, riferendosi ovviamente a Louis Dassilva.

E’ dopo l’incidente che Pierina Paganelli, andando a trovare Giuliano, si è probabilmente interrogata su chi sia questo uomo frequentato da Manuela, questo ex militare. Si arriva quindi al giorno della morte e a quel famoso colloquio in questura fra Manuela e Louis: “Dimmi che non dobbiamo temere niente da questa cosa”. Louis Dassilva è stato poi arrestato e in una intercettazione Manuela avrebbe detto ad un amico che “si sarebbe rischiato un effetto boomerang”.

A cosa si riferisce? Marina Baldi spiega che “Louis Dassilva è molto tranquillo e sereno, quindi penso che questa tranquillità derivi dal fatto che lui sia innocente, anche sulla Cam 3″.

Ricordiamo che i risultati dell’incidente probatorio effettuato lo scorso 11 febbraio dovrebbero arrivare nel giro di poche settimane, nel frattempo Manuela Bianchi potrebbe essere ascoltata dagli inquirenti per fare chiarezza sul famoso audio inviato da Valeria Bartolucci ad un’amica e in cui la stessa racconta di aver in qualche modo “inquinato” la scena del crimine assieme a due persone, fratello e sorella, senza mai nominare comunque i loro nomi, anche se è palese il riferimento ai fratelli Bianchi. La sensazione è che il giallo di Pierina Paganelli sia tutt’altro che risolto.