I pipistrelli si sono evoluti per evitare il cancro. È quanto emerso da uno studio condotto dalla Oxford University Press dal titolo Long-read sequencing reveals rapid evolution of immunity and cancer-related genes in bats in attesa di pubblicazione sulla rivista specializzata Genome Biology and Evolution. I risultati hanno evidenziato che questi animali possiedono degli adattamenti genetici che fanno sì che il tasso di incidenza per la malattia in questione sia bassissimo.
I ricercatori, come riportato da Agi, si sono soffermati sulla analisi dei genomi di due specie, il pipistrello della frutta giamaicano e il pipistrello baffuto mesoamericano, una sottospecie dello Pteronotus parnellii. Essi sono stati comparati in modo completo con una raccolta diversificata di pipistrelli e altri mammiferi. In questo modo sono stati identificati degli adattamenti in 6 proteine legate alla riparazione del Dna e in altre 46 proteine già note per essere legate al cancro. In particolare, è stato scoperto che i pipistrelli hanno più del doppio del numero di geni alterati correlati ai tumori rispetto ad altri mammiferi.
Pipistrelli si sono evoluti per evitare il cancro: lo studio
“Generando questi nuovi genomi di pipistrello e confrontandoli con altri mammiferi continuiamo a trovare nuovi straordinari adattamenti nei geni antivirali e antitumorali. Queste indagini sono il primo passo verso la traduzione della ricerca sulla biologia unica dei pipistrelli in intuizioni rilevanti per comprendere e trattare l’invecchiamento e le malattie, come il cancro, negli esseri umani”, ha affermato il principale autore dello studio, Armin Scheben del Cold Spring Harbor Laboratory di New York, in un comunicato stampa.
La possibilità che i pipistrelli si fossero evoluti per evitare il cancro era infatti già nota. Sia in virtù di studi precedenti, sia in virtù dell’evidente bassissimo tasso di incidenza della malattia sugli esemplari. Adesso l’ennesima conferma, che apre a nuova scoperte. La speranza è che queste informazioni possano essere utili in futuro anche per la salute dell’uomo.