Un pitone gonfio è stato scoperto nella città di Malipura, nella regione dell’Uttar Pradesh, nell’India. I residenti avevano immediatamente pensato che l’enorme serpente strisciante, un rettile lungo ben tre metri e pesante diversi chili, avesse ingoiato un bambino della zona. Gli abitanti hanno immediatamente fatto partire la caccia al piccolo in un campo di canne di zucchero, ma fortunatamente non vi era alcun bimbo all’interno della pancia del pitone. Questi è stato successivamente catturato e poi rilasciato vicino alle rive del fiume Gange. Qui è morto dopo aver espulso ciò che aveva inghiottito: non un bambino, fortunatamente, bensì un cervo. La macabra scoperta è avvenuta dopo che il serpente, fra i più grandi al mondo della loro specie (possono raggiungere fino a 6 metri), ha appunto vomitato l’immensa preda, uccisa in precedenza. Ma come fanno questi rettili, seppur enormi, a ingurgitare prede molto più grandi di loro?
PITONE MORTO DOPO AVER MANGIATO UN CERVO: ECCO COME SI CIBANO QUESTI RETTILI
Secondo quanto riferito da Focus, la prima cosa da sapere è che i serpenti hanno delle mandibole con muscoli molto elastici: le ossa non sono legate fra di loro e di conseguenza si possono deformare in maniera incredibile, arrivando ad un’aperta boccale di ben 180°. Inoltre, il pitone utilizza un’apposita tecnica per mangiare prede giganti, a cominciare dalla lubrificazione della stessa, che tramite la saliva del rettile diventa così scivolosa e può inserirsi più facilmente nello stomaco del predatore. Una volta che poi la preda viene ingerita, questa si ripiega su stessa creando quello che in gergo viene definito “bolo”. A quel punto la preda passa dalla bocca alla gola in diversi minuti, mentre, per raggiungere l’intestino, dove viene poi assimilata, potrebbe impiegare anche diverse settimane. L’intestino, così come la mandibola, può di fatto espandersi a seconda dell’ospite, visto che il pitone non dispone della gabbia toracica ma bensì solo delle costole. Per quanto riguarda la respirazione, invece, il pitone sfrutta un collegamento sempre aperto con la trachea, che gli permette di inghiottire il cibo senza soffocare.