Ospite martedì sera di Lilli Gruber a Otto e mezzo Matteo Renzi mostra la rotta da seguire. Si parte con legge elettorale – con le sue tre proposte – e un avviso a tutti, Berlusconi in primis: “Confrontiamoci serenamente ma velocemente. Siamo passati dal Senato alla Camera, se si vuole entro il 30 gennaio si può”. Il neo segretario Pd incalza Letta, ma si dice pronto a ricandidarsi a primo cittadino di Firenze: Mi dicono: ‘fai finta di candidarti ma vuoi fare le scarpe a Letta’. Non è così, io mi ricandido”. E aggiunge: “Non si voterà prima del 2015…”. Si parla poi del job act e delle imposte che gravano sul lavoro, prima di “invitare l’esecutivo Letta a – nel caso ci fosse “un bel progetto per il Paese” – “sforare il 3% previsto dai trattati europei, del rapporto deficit-Pil”. Il Pd ha sempre più la sua impronta. Insomma, qual è la strategia di Matteo Renzi? Lo abbiamo chiesto a Luciano Ghelfi, caporedattore del Tg2, che ci ha dato la sua lettura sulle mosse del “rottamatore”.
ASSEGNO UNICO/ E non solo: quell'accanimento dell'Ue che punta a isolare l'Italia
Continua il tira e molla di Renzi tra il sostengo al governo e proposte che minano la stabilità dell’esecutivo stesso…
Non è cosa semplice riuscire a capire quale sia la strategia del segretario Pd. Non è chiaro cosa si sia messo in testa: forse non ha ancora deciso. Potrebbe essere ancora in corso una valutazione di opportunitità.
Esame di avvocato, c’è bando per sessione 2024-25/ Modalità confermate: prova scritta e orale in tre fasi
A Otto e mezzo ha detto: “Non voglio fare le scarpe a Letta. Mi ricandido a sindaco di Firenze”
Innanzitutto, non so se i fiorentini saranno contenti di avere un sindaco a mezzo servizio… Poi, circa l’uscita dalla Gruber, non so se sia stato o meno un tentativo di sopire le polemiche. Ma non ha convinto, anzi. E questo deve fare molto pensare.
In quanto?
Nonostante si sia trattato di una dichiarazione estremamente chiara, almeno nella forma, la sostanza pare essere tutt’altra. E in merito mi fa molto pensare il ragionamento fatto da Ugo Magri su La Stampa.
Ovvero?
Se Renzi si troverà faccia a faccia con Berlusconi troverà un accordo in quanto Berlusconi è disposto a cedere quasi su tutto pur di essere rimesso in gioco e potersi giocare dunque la carta delle elezioni anticipate. Ecco: è un ragionamento che mi convince molto, ma non sono sicuro che questa sia la reale intenzione di Renzi. È un’ipotesi molto importante da tenere in considerazione…
Roma, Valditara su professore accusato di razzismo "Ex Pd e antifascista"/ Ascani: "Uscita da militante Lega"
In merito è arrivata però la smentita ufficiale del Pd che ha negato che ci sia in programma un incontro tra Renzi e Berlusconi…
E allora non si chiuderà la legge elettorale. È del tutto chiaro: nel momento in cui Renzi dice che bisogna parlare con tutti, sa benissimo che il leader di Forza Italia è oggi – e sarà domani – Silvio Berlusconi. Quindi ripeto: se le cose stanno realmente così, non si chiuderà un ampio accordo sulla nuova legge elettorale. Se Renzi vuole un patto deve passare per Berlusconi, punto.
E sempre sul tema della nuova legge elettorale, oltre a presentare le sue tre proposte, ha avvertito tutti: “niente diktat da nessuno”…
Roma, Valditara su professore accusato di razzismo "Ex Pd e antifascista"/ Ascani: "Uscita da militante Lega"
Questo è corretto. Sul fatto che non si debba subordinare la trattativa al diktat: “facciamola, ma io voglio le elezioni” è comprensibile e logico, anche tatticamente. Renzi deve decidere il da farsi: è la figura centrale di questa fase politica e ha le carte in mano, ovvero sia quella della governabilità che quella delle elezioni (mentre tutti gli altri leader ne hanno, al massimo, solo una delle due). Insomma, può decidere se aspettare o se rompere. E potrebbe anche spingere Alfano a far precipitare le cose. E va detto…
Prego.
È molto difficile avere la certezza di una maggioranza se non si mette mano al bicameralismo perfetto. E al Paese, in realtà, forse servirebbe una riforma costituzionale proprio su questo punto per sbloccare il potenziale stallo istituzionale attuale che vede due Camere che danno la fiducia al governo.
Roma, Valditara su professore accusato di razzismo "Ex Pd e antifascista"/ Ascani: "Uscita da militante Lega"
E l’altro giorno, nel famoso discorso del “chi?” a Fassina, non si è comunque risparmiato qualche frecciatina all’esecutivo…
È vero. Ma il governo sta facendo molti scivoloni. Pensiamo al Salva Roma e ai 150 euro degli insegnanti: non è certo un’operazione di immagine molto positiva per il governo. È dunque il governo stesso a offrire il fianco a molte critiche e punzecchiature. Su questo Letta e i suoi ministri dovrebbero stare un po’ più attenti. Messi uno in fila all’altra questi errori cominciano a diventare tanti…
Roma, Valditara su professore accusato di razzismo "Ex Pd e antifascista"/ Ascani: "Uscita da militante Lega"
Ma Renzi, dunque, naviga a vista o ha ben chiara la meta?
Questo, ad oggi, è molto difficile da dire. Purtroppo, lo sa solo lui. Potrebbe essere che stia navigando a vista come potrebbe anche aver già scelto cosa fare e nel mentre si stia muovendo strategicamente…
(Fabio Franchini)