SCANDALO RIMBORSI UE/ Daniela Aiuto e Laura Agea, le grilline sotto inchiesta mettono in imbarazzo M5s
Scandalo rimborsi Ue: Daniela Aiuto e Laura Agea, parlamentari del M5s, avrebbero usufruito dei soldi dei contribuenti illecitamente. C’entrano studi copiati da Wikipedia e incarichi fittizi

Il suo nome è tornato alla ribalta stamattina per lo scandalo rimborsi su cui sta indagando l’Olaf, ufficio europeo per la lotta antifrode, ma Daniela Aiuto, parlamentare del M5s, già in passato aveva messo in imbarazzo il gruppo grillino. Nel 2014, infatti, come riportato da Il Fatto Quotidiano in un articolo del compianto Emiliano Liuzzi, venne fuori che la Aiuto aveva portato “in gita”, a spese dei contribuenti dell’Ue, una 50ina di persone. All’epoca la Aiuto si difese così:”Non si tratta di ‘gite’, ma di giornate di studio all’interno del parlamento stesso per avvicinare i cittadini alle istituzioni comunitarie. Per quanto riguarda le prime visite già effettuate (50 persone, ndr) ho pensato che si potesse aprire una finestra più ampia sul parlamento per tutto l’Abruzzo. Ho quindi invitato qualche rappresentanza dell’imprenditoria locale, dei professionisti, dei cittadini comuni e, naturalmente, degli attivisti…”. Insomma, tra la Aiuto e le regole dell’europarlamento non sembra scorrere buon sangue…
Ci sono anche Daniela Aiuto e Laura Agea, europarlamentari del Movimento 5 Stelle a Strasburgo, tra i politici coinvolto nello scandalo rimborsi Ue di cui dà conto questa mattina La Repubblica in un inchiesta firmata da Alberto D’Argenio. A differenza di quanto emerso dall’inchiesta dell’Olaf, ufficio europeo per la lotta antifrode, che ha ravvisato un comportamento fraudolento quasi sistematico in molti dei partiti cosiddetti euroscettici (dall’Ukip al Front National di Marine Le Pen) in questo caso a finire nel mirino sono i comportamenti di due singole parlamentari. La vicenda di Daniela Aiuto è probabilmente la più paradossale: la grillina avrebbe chiesto “il rimborso di una mezza dozzina di studi sul turismo che le sarebbero serviti per svolgere l’attività parlamentare. Peccato che siano risultati plagiati, copiati da siti come Wikipedia. Per questi studi ha chiesto a Strasburgo un rimborso di svariate migliaia di euro”. Il caso di Laura Agea se vogliamo è meno fantasioso:”I sospetti riguardano un suo assistente locale che dovrebbe svolgere un’attività legata al mandato europeo della deputata ma che in realtà è un imprenditore. Per questo a Strasburgosi chiedono come possa prestare il suo lavoro al servizio della parlamentare. E i dubbi sono accresciuti dal fatto che si tratterebbe di un attivista del Movimento, lasciando supporre che al massimo svolga compiti di politica locale e non europea, in violazione delle regole”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultime notizie
-
Voli in Qatar pagati da Doha/ Sotto indagine Henrik Hololei, funzionario trasporti UE24.03.2023 alle 02:13
-
Santa Caterina di Svezia/ Oggi, 24 marzo si celebra la figlia della Patrona d'Europa24.03.2023 alle 02:10
-
MISSING/ Lo screenlife movie che ricorda quanto siamo indifesi di fronte alla Rete24.03.2023 alle 01:48
-
SCUOLA/ Alle Romanae Disputationes: abbiamo bisogno di realtà, senza "prefissi"24.03.2023 alle 01:48
-
CHATGPT & CO./ "Coltiviamo la nostra umanità e non avremo più paura dell'AI"24.03.2023 alle 01:49
Ultime notizie
-
TURISMO/ Il corso di SIO e Ca' Foscari entra nel QS World University Rankings24.03.2023 alle 01:47
-
SCUOLA & LAVORO/ Il passaggio da un liceo a un ITS Academy è davvero impossibile?24.03.2023 alle 01:46
-
SPY ITA/ Gli ostacoli e i "nemici" dell'accordo con Lufthansa24.03.2023 alle 01:46
-
CREDIT SUISSE-UBS/ La nota che fa chiarezza sull'azzeramento dei bond subordinati AT124.03.2023 alle 01:45
-
SPY FINANZA/ I segnali di contagio SVB in avvicinamento a Gran Bretagna ed Europa24.03.2023 alle 01:45
I commenti dei lettori