SONDAGGI/ Scissione Pd: gli italiani bocciano il nuovo partito (oggi, 8 marzo)

- La Redazione

Sondaggi di oggi 8 marzo 2017. Intenzioni di voto degli elettori, boom di italiani indecisi/astenuti: sono il 57,1%,. Ultime notizie in aggiornamento in tempo reale

elezioni_scheda1R439 Sondaggi, Immagini di repertorio (LaPresse)

E’ una bocciatura quella che arriva, in base agli ultimi sondaggi elettorali, sulla scissione del Partito Democratico. Dopo settimane di dibattito interno al partito, lo scorso 25 febbraio, si è consumata la rottura della sinistra ed è stato fondato il nuovo partito ‘Articolo 1 – Movimento dei Democratici e Progressisti’. Nei giorni successivi, nel periodo dall’1 al 2 marzo scorso, l’Istituto di ricerche Demos&Pi e Demetra ha effettuato a proposito una rilevazione per La Repubblica. Secondo i dati di questi sondaggi gli italiani non hanno gradito la scissione del Pd. Al campione di elettori intervistati è stato chiesto proprio di dare un giudizio sulla decisione di Enrico Rossi, Roberto Speranza e Pier Luigi Bersani di lasciare il Partito democratico, per formare un nuovo partito, Democratici e progressisti. Per il 53% degli elettori il giudizio è negativo mentre solo per il 19% è positivo. Il 28% degli intervistati non ha espresso alcun giudizio oppure ha voluto rispondere a questi sondaggi.

E’ alta, secondo gli ultimi sondaggi elettorali, l’astensione degli elettori. In base infatti ai risultati della rilevazione effettuata da Emg Acqua per La7 Srl tra il 3 e il 5 marzo scorso, emerge che gli italiani che sono astenuti o indecisi sono il 57,1%. Al campione di elettori è stato chiesto di indicare le proprie intenzioni di voto nel caso si andasse alle urne oggi per le elezioni politiche. E la maggioranza degli elettori ha risposto di non aver ancora deciso per quale partito votare oppure di aver già deciso di astenersi dal voto. Andando nello specifico e scorporando questa percentuale indicata dagli ultimi sondaggi elettorali gli elettori indecisi sono il 18.4% mentre quelli astenuti sono il 38.7%. Dunque il primo ‘partito’ d’Italia sarebbe proprio costituito dagli ‘elettori’ del non voto. Per quanto riguarda invece le vere formazioni politiche il Movimento 5 Stelle, da questi sondaggi, risulta scavalcare il Partito Democratico dato sempre al primo posto nelle preferenze degli elettori. Secondo i dati elaborati dall’Istituto di ricerche il M5s raccoglierebbe il 29.1% delle intenzioni di voto mentre il Pd si fermerebbe al 27.6%: il distacco tra i due partiti sarebbe quindi di 1,5 punti percentuali. In questi sondaggi potrebbe aver pesato la situazione che sta vivendo il Partito Democratico con la scissione interna subita negli ultimi giorni e la nascita del nuovo partito ‘Articolo 1 – Movimento dei Democratici e Progressisti’.

Secondo i sondaggi espressi da Emg Acqua per La7, al momento nessuna coalizione tentata post Elezioni Politiche – visto che la legge elettorale attuale consente la coalizione solo dopo l’elezione, il 40% per avere la maggioranza subito infatti è per un partito e non una coalizione – avrebbe la sufficiente maggioranza per governare alla Camera. Situazione non proprio incoraggiante neanche a vedere possibili e improbabili coalizioni post-elettorali: il numero da raggiungere, minimo, è quello di 316 seggi, ma al momento i sondaggi con le ultime indicazioni di voto raccolte da Emg non riportano nessuna vera maggioranza. Pd, Sinistra Italiana, Mdp e autonomia prenderebbe ad oggi 234 seggi, mentre un centrosinistra allargato anche al Ncd porterebbe solo 253 seggi; il centrodestra ristretto a Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia rimane ad un bassissimo 191 seggi, mentre una coalizione no-euro con Meloni, Salvini e Movimento 5 Stelle raccoglierebbe un 293 come numero, alto ma non bastevole ancora. Addirittura, neanche un seconda riedizione del Patto del Nazareno tra Pd, Berlusconi e autonomia garantirebbe un governo stabile, con 306 seggi conquistati.







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