Matteo Salvini contro Luigi Di Maio, interviene nella discussione anche il Partito Democratico. La capo delegazione Pd in Europa Patrizia Toja ha scritto un lungo post su Facebook indirizzato al leader del Movimento Stelle: «Luigi Di Maio dimentica che nell’attuale Europarlamento i suoi deputati condividono lo stesso gruppo Europe of Freedom and Direct Democracy Group con Prof. Dr. Jörg Meuthen di AfD, partito dell’estrema destra tedesca, vicinissimo ai negazionisti». Prosegue la dem: «È la dimostrazione che non solo Matteo Salvini ma anche il MoVimento 5 Stelle non si farà scrupoli ad allearsi con l’ultradestra europea. Tra Lega e Cinquestelle è una bella gara a chi è più estremista. Di Maio deve spiegare ai suoi elettori perché in Europa è alleato con i peggiori “rottami” del nazismo. Forse pensa, dopo il voto, di fare un contratto anche con chi nega l’Olocausto?». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LA REPLICA DI DI MAIO
Ennesimo scontro tra Lega e Movimento 5 Stelle, questa volta protagonisti i leader Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Dopo le parole del segretario federale del Carroccio, è arrivata la pronta replica del capo politico grillino: «Quando dico che è preoccupante che la Lega si allei con chi lascia il Parlamento quando si commemora la Shoah credo di stare dicendo una cosa giusta, che riguarda non solo me ma i nostri figli. La memoria è fondamentale per ricordarci delle tragedie storiche. E ci aiuta a insegnare ai nostri figli cosa essere o non essere», le sue parole riportate dai colleghi di Repubblica. Alta tensione al governo ed altro dissidio tra le forze di maggioranza, il neo segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti ha scelto Twitter per dare un consiglio ai due vice premier: «Cari Di Maio e Salvini, se vi disprezzate così tanto dividetevi invece di difendere reciprocamente le vostre poltrone. Voi giocate da complici e l’Italia paga». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“DI MAIO LAVORI DI PIU'”
Matteo Salvini contro Di Maio, nuovo capitolo dello scontro tra i leader di Lega e M5s. Ieri il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico aveva messo nel mirino il partito del capo del Viminale, «sono preoccupato dell’alleanza della Lega con chi nega l’Olocausto», pochi minuti fa è arrivata la replica del segretario federale del Carroccio. Intervenuto in un punto stampa da Genova, il ministro dell’Interno ha affermato: «Io lavoro e rispondo con il lavoro, con i fatti: questa gente che cerca fascisti, comunisti, nazisti, marziani e vesuviani… I ministri sono pagati per lavorare: io sono pagato per mantenere ordine pubblico e sicurezza». E arriva l’affondo di Salvini: «Se invece di polemizzare si lavorasse di più, si sbloccassero i cantieri, l’Italia sarebbe un Paese migliore». Una risposta che riaccende il dibattito, con le due forze di governo che appaiono sempre più distanti…
SALVINI CONTRO DI MAIO, L’INDISCREZIONE: “SI STA ARRIVANDO ALLA FINE”
Luigi Di Maio ha spazientato la Lega e non è la prima volta: appena qualche giorno fa il leader politico grillino si diceva «preoccupato per la deriva di ultradestra del Carroccio». Matteo Salvini ha comunque tenuto a precisare che le dichiarazioni del collega vice premier fanno parte di «una piccola polemica elettorale», sottolineando che non ci sarà alcuna ripercussione sul governo. Stesso dicasi dopo le elezioni europee: «Le prossime Europee non saranno la prova del 9 per il governo. Saranno il cambiamento dell’Europa, finalmente». Ma attenzione alle voci di corridoio: «accadrà qualcosa, si sta arrivando alla fine», le parole di un autorevole esponente della Lega nell’indiscrezione del Corriere della Sera a firma Francesco Verderami. I botta e risposta delle ultime ore non farebbero solo parte della campagna elettorale e un ministro della Lega sarebbe arrivato a dire: «Iniziano a starmi simpatici quelli del Partito Democratico».