A Ponte della Priula i bambini di una paritaria sono stati portati in gita alla moschea locale: dopo la lezione sull'islam, sono stati guidati in preghiera
È una vicenda destinata a causare non poche polemiche quella che capitata nei giorni scorsi nel piccolo comune di Ponte della Priula – alle porte di Treviso – dove tre classi della scuola dell’infanzia paritaria Santa Maria delle Vittorie sono stati portati in gita da docenti ed educatori nella locale moschea dove sarebbero stati coinvolti in una breve lezione sull’islam e guidati – in un secondo momento – in preghiera in ginocchio rivolti verso la Mecca dall’imam locale Avnija Nurceski: una gita che secondo la scuola di Ponte della Priula sarebbe stata utile a stimolare l’integrazione e la conoscenza della cultura musulmana ma che – ovviamente – ha suscitato non poche perplessità.
A raccontare della singolare gita alla moschea è stata la dirigenza scolastica di Ponte della Priula con un post condiviso sui social – corredato da foto dei bimbi in preghiera – nel quale l’esperienza è stata descritta come “emozionante“: secondo il racconto degli educatori “ci siamo tolti le scarpe [e] le maestre hanno indossato un velo”, mentre dopo che l’imam ha spiegato “che la religione musulmana si fonda su cinque pilastri (..), abbiamo provato [a pregare]“; il tutto reso possibile dal fatto che l’imam è parente di uno dei piccoli coinvolti nella gita.
È polemica sulla gita in moschea a Ponte della Priula: per la Lega si tratta di un chiaro tentativo di islamizzazione delle scuole
Dal conto loro, gli educatori – e in particolare la professoressa Stefania Pillon – hanno messo i chiaro che dietro alla gita alla moschea di Ponte della Priula ci sarebbe stata la volontà di “conoscere meglio un aspetto della vita” dei tanti bimbi musulmani che frequentano la scuola assieme ai compagnetti cristiani; precisando che i bambini sarebbero stati “molto felici” della gita e che durante la preghiera l’attenzione è stata rivolta alla pace e non ad Allah propriamente inteso.
Chiara ed immediata la reazione da parte degli esponenti politici leghisti dei Ponte della Priula, con il capogruppo dal Carroccio nel consiglio comunale Alberto Villanova che ha definito l’accaduto “una forzatura inaccettabile contro il buon senso” oltre che “un’esagerazione utile solo ad appagare la voglia di politicamente corretto” degli organizzatori; mentre anche Silvia Sardone si è espressa sulla gita alla moschea di Ponte della Priula dicendosi “stanca di questi tentativi di islamizzare la scuola” del tutto “vergognosi“.
