• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Politica » PONTE SULLO STRETTO/ 9 “ragioni” del No smontate una per una

  • Politica
  • Scienze

PONTE SULLO STRETTO/ 9 “ragioni” del No smontate una per una

Patrizia Ciava
Pubblicato 12 Agosto 2025
Il ponte sullo Stretto (rendering) (Foto: ANSA)

Il ponte sullo Stretto di Messina (rendering) (ANSA)

Il ponte sullo Stretto di Messina: opera strategica per il Sud, supera ogni obiezione. Un'opportunità di rinascita che l'Italia non può perdere.

Ho provato a capire le ragioni di chi dice no al ponte sullo Stretto di Messina.

Perché mai qualcuno dovrebbe preferire tenersi i traghetti, simbolo di arretratezza di una regione e di un intero Paese: code chilometriche sotto il sole, odore di gasolio che ti resta appiccicato addosso, attese infinite scandite da clacson e nervosismo. Tutto questo per attraversare appena tre chilometri d’acqua.


Oro Bankitalia, Bce vuole mantenere controllo su riserve auree/ Lagarde: "Piena autorità a Banche centrali"


Un’immagine che sa di Paese rassegnato, che ha abbandonato il Sud a una soluzione da terzo mondo.

Ora quel Sud dovrebbe gioire: insieme al ponte sono previste numerose opere di riqualificazione e potenziamento delle infrastrutture. Invece no, proprio lì sembrano annidarsi i paladini dello status quo. Perché?

Mi sono detta: «Magari hanno argomenti solidi, dati concreti, studi irrefutabili».


Paesi sicuri per migranti: ok dall'UE alla lista italiana/ Quali sono e cosa succede adesso


Poi ho letto… e ho capito che, più che cemento e ingegneria, qui si parla di ideologia e pregiudizio.

Gli esperti? Già ascoltati. I punti deboli? Già affrontati. Ma niente, il ponte pare colpevole soprattutto per il fatto di essere promosso dalla destra e da Salvini.

D’altronde, la storia si ripete: negli anni ’50 e ’60, quando si progettava l’Autostrada del Sole, si sentivano le stesse frasi di oggi: «Costa troppo», «Non serve», «Distruggerà l’ambiente», «Meglio sistemare le strade che abbiamo», «Non reggerà il traffico», «È propaganda». E poi? Quell’autostrada è diventata la colonna vertebrale del Paese.


Asset russi congelati, pressing Germania ma Belgio: "Rischiamo perdite miliardarie"/ Lega: "Vanno restituiti"


Nessuno oggi direbbe: «Sai che c’è? Smantelliamola, così vediamo se si vive meglio».

Le grandi opere sono così: prima fanno discutere, poi fanno la storia. Il ponte oggi può sembrare un capriccio ingegneristico… ma fra vent’anni potremmo ritrovarci a dire: «Ma davvero siamo stati senza fino ad ora?»

Salvini, Ponte sullo Stretto
Matteo Salvini, il Ministro dei Trasporti con il Ponte sullo Stretto (ANSA, Alessandro Di Meo)

Ecco la lista aggiornata delle obiezioni al progetto, dal “linguaggio del sospetto” a quello del buon senso:

  1. Rischi ambientali e paesaggistici
    C’è chi teme che il ponte “devasti lo Stretto” come se fosse un Godzilla di cemento armato. In realtà, il progetto ha già superato una valutazione ambientale severissima: rumore, vibrazioni, materiali, fauna… tutto sotto controllo. Non sarà un “ponte gettato lì a caso” come un Lego caduto dal tavolo.
    E poi ci sono le associazioni ambientaliste, convinte che il ponte rovinerà irrimediabilmente il paesaggio e interferirà con le rotte migratorie degli uccelli. Come se i gabbiani, arrivando dallo Ionio, all’improvviso si schiantassero gridando: «Oddio, questo ieri non c’era!» e restassero lì, in volo stazionario, a convocare una riunione urgente: «Compagni, dobbiamo trovare una deviazione!». Dai, su. Gli uccelli hanno attraversato continenti, deserti e grattacieli. Sopravviveranno anche a un ponte.
  2. Rischio sismico
    Sì, lo Stretto è in zona sismica. E allora? I ponti sospesi sono fatti apposta per piegarsi senza spezzarsi, un po’ come i giunchi al vento… o come certi politici in campagna elettorale. Il progetto è calcolato per resistere a scosse più forti di qualsiasi terremoto storico registrato nella zona.
    E se funziona in Giappone, dove la terra balla più di una discoteca il sabato sera, e in Turchia, che non è esattamente ferma come una roccia, perché non dovrebbe funzionare a Messina?
  3. Vento e oscillazioni
    C’è chi immagina il ponte che ondeggia come in un film catastrofico di Hollywood, con auto che volano in mare e gente che urla. Nella realtà, l’impalcato è progettato per resistere a venti di oltre 200 km/h. Profilo aerodinamico testato in galleria del vento, tecnologie collaudate in ponti record in giro per il mondo.
    Insomma: non è un aquilone. E no, non serviranno zavorre sulle auto per attraversarlo.
  4. Costi e ritorno economico
    Sì, costa tanto. Ma come ogni grande opera, è un investimento: meno tempi di viaggio, meno costi di trasporto, meno inquinamento. Collegherà la Scandinavia alla Sicilia: dal salmone al cannolo in poche ore.
    E non si tratta solo del ponte: il progetto include un pacchetto di interventi per potenziare infrastrutture, trasporti e collegamenti in Sicilia e Calabria. Strade, ferrovie, porti, aree urbane: un’occasione per riqualificare due regioni spesso dimenticate, trasformandole in veri snodi strategici.
    Gli studi dicono che i benefici superano i costi. Ma certo, possiamo anche continuare a spendere miliardi in traghetti a gasolio e vedere, tra vent’anni, se è stata una buona idea.
  5. Trasparenza e procedure
    Non è un progetto nato ieri sera a cena tra amici: è passato per conferenze di servizi, valutazioni ambientali, CIPESS, Corte dei conti… praticamente ha più timbri del passaporto di un globetrotter.
    Che poi qualche dettaglio si definisca in fase esecutiva è normale: non è che quando compri casa ti fai dare anche la lista precisa delle posate che troverai nel cassetto.
  6. Mafia e corruzione
    Ah, certo: “Col ponte ci sarà mafia”. Perché adesso, invece, i traghetti sono gestiti da monaci benedettini. Storicamente, pure il trasporto via mare ha avuto infiltrazioni mafiose: la Caronte Tourist è stata sequestrata per sei mesi per rapporti con la ‘ndrangheta. Biglietti regalati agli affiliati, assunzioni imposte, servizi sotto controllo… un vero pacchetto “traghetto all inclusive”.
    La differenza è che col ponte possiamo mettere protocolli antimafia, tracciabilità totale e controlli serrati. Se la mafia è un rischio, non è un buon motivo per non fare le opere: è un buon motivo per farle bene.
  7. Espropri
    Sì, alcune famiglie dovranno spostarsi. Non parliamo di svuotare città intere: solo aree vicine ai piloni e agli accessi, con indennizzi e procedure per ridurre i disagi. Certo, ci sarà sempre chi urla allo scandalo… salvo poi trasferirsi in una villetta nuova con vista migliore e dire: «Ah, alla fine non è andata male».
  8. Alternative
    Tunnel sottomarino? Bello sulla carta, peccato che i fondali qui siano profondi e le correnti facciano il solletico solo alle balene. Ponti a più campate? Geologia complicata, rischio e costi più alti. Il ponte sospeso a campata unica è la soluzione migliore. Tradotto: non è che non abbiano pensato alle alternative, è che quelle alternative non erano realizzabili.
  9. Strategia e futuro
    Non è il “giocattolo di un ministro”. Il ponte potrà far viaggiare 6.000 veicoli l’ora e 200 treni al giorno, senza aspettare il traghetto e senza pregare per il bel tempo. Altri Paesi hanno fatto collegamenti ben più complessi, in condizioni peggiori, e oggi nessuno li smonterebbe.
    Fra dieci anni i turisti arriveranno a Messina dicendo: «Ma come facevate prima senza?».


Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Politica

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Politica

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net