Dal 2026 il POS e il registratore di cassa dovranno esser collegati insieme. Questo è quanto previsto nell'ultimo Decreto.

A partire dagli inizi dell’anno prossimo i negozianti hanno l’obbligo di collegare il POS e il registratore di cassa insieme. Dovrà esserci una configurazione tecnica che possa far combaciare i due sistemi.

A prevederlo è stato l’ultimo Bilancio, a meno che non vengano pubblicati dei correttivi che possano far variare l’attuale condizione, allo scopo di ridurre l’evasione fiscale tenendo traccia di ogni transazione elettronica.



POS e registratore di cassa insieme: la novità dal 2026

Dal 2026 sia il POS che il registratore di cassa dovranno prevedere un collegamento tecnico in maniera obbligatoria. In Manovra il chiarimento è stato dato proprio per evitare e contrastare l’elusione al fisco (oggi sempre più alta).

Ogni registratore dovrà contabilizzare in modo autonomo le transazioni effettuate con il POS, preoccupandosi di oscurare le informazioni – per privacy – dei clienti. Ogni dato verrà poi trasmesso all’Amministrazione fiscale.



Fonte: Pixabay.com

Grazie a questa soluzione l’Agenzia delle Entrate potrebbe risalire ad eventuali gap tra gli scontrini realmente registrati e inviati e gli incassi.

Attenzione a chi non rispetterà tali adempimenti, poiché le sanzioni previste sono piuttosto ingenti: da quelle accessorie a quelle pecuniarie, oltre che una possibile sospensione della licenza fermando l’attività.

Cosa cambia per i commercianti?

La nuova disposizione – già inserita in Bilancio – prevede che registratore di cassa e POS siano collegati insieme cosicché l’Ade possa registrare ogni transazione e movimento giornaliero. Naturalmente per poter attuare le novità c’è ancora tempo, visto che l’emendamento sarà in vigore dal 1° gennaio del prossimo anno (2026).



Con delle linee guida specifiche l’Amministrazione finanziaria provvederà a specificare in maniera tecnica come effettuare la connessione tra i due sistemi e in che modo dovrà avvenire la trasmissione dei dati fiscali (omettendo quelli sensibili e personali di ciascun cliente).

Per gli esercenti c’è comunque un’ultima chance, ovvero il Decreto Milleproroghe, che viene pubblicato ogni anno e può contenere alcune deroghe o anche correttivi.