Poste Italiane è diventato socio di maggioranza Tim dopo aver acquistato il 15% delle quote dal gruppo francese Vivendi: l'operazione da 684 mln
È solamente di ieri la conferma dell’aumento della partecipazione di Poste Italiane all’interno del gruppo Tim (un tempo chiamato ‘Telecom’, nonché tra i più importanti operatori delle telecomunicazioni in Italia) grazie all’acquisto di buona parte del capitale sociale un tempo detenuto dalla francese Vivendi, in seno alla più ampia operazione promossa dal Governo di risollevare e rendere nuovamente a maggioranza italiana alcune delle aziende strategiche: non a caso l’accordo con la società Vivendi arriva poco dopo lo ‘scambio’ di azioni tra il gruppo Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti incentrato sempre sull’ex Telecom e – in quel caso – su Nexi.
Partendo proprio da qui, Poste Italiane grazie all’accordo con Cdp aveva aumentato la partecipazione a Tim di circa il 9,8% cedendo al contempo il suo 3,78% detenuto all’interno di Nexi: da un lato c’era la volontà di centralizzare le azioni della società di telecomunicazioni nelle mani delle Poste; mentre dall’altro la volontà era quella di concentrare l’attenzione della Cassa sul tema dei pagamenti digitali.
Operazione Poste Italiane-Vivendi: cosa c’è dietro all’aumento di capitale dentro al gruppo Tim
Grazie all’operazione finalizzata ieri con Vivendi – infine – Poste Italiane è riuscita a mettere le mani si circa il 25% (precisamente il 24,81 per cento, pari ad un aumento di circa il 15%) delle quote di Tim diventandone di fatto socio di maggioranza con una peri quantità di voti nel board ed anche con il 17,81% del capitale sociale: l’operazione è costatata in totale circa 684 milioni di euro con singole azioni quotate a 0,2975 euro e al contempo il gruppo francese è sceso – peraltro poco dopo aver ceduto un altro 5,4% solamente la scorsa settimana – al 2,51% delle quote.
Attualmente Poste Italiane ha già comunicato di non voler aumentare ulteriormente in futuro la sua partecipazione a Tim – soprattutto per evitare di superare i limiti Opa -, mentre l’operazione è stata definita dal gruppo postale come “strategica” per aumentare la sinergia con Tim apportando un soldo beneficio economico ad entramebe le realtà societarie; il tutto con un futuro nel quale si mira a consolidare il mercato italiano delle telecomunicazioni evitando – come si temeva fino a pochi giorni fa – ingerenze estere.
