Presepe vivente Agliate 2023/ Diretta streaming video: San Francesco e gli occhi del corpo (26 dicembre)

- Niccolò Magnani

Per la Festa di Santo Stefano si rinnova la tradizione del Presepe vivente di Agliate: diretta video streaming oggi 26 dicembre 2023, come seguire l'evento dedicato a San Francesco

Presepe Agliate Presepe vivente di Agliate, l'edizione 2022 (video YouTube)

COME SEGUIRE IL PRESEPE VIVENTE DI AGLIATE 2023: INFO DIRETTA E VIDEO STREAMING

Si rinnova anche per il Santo Stefano 2023 la tradizione del Presepe vivente di Agliate, previsto per il pomeriggio di oggi 26 dicembre presso la Basilica di Agliate (Carate Brianza) dalle ore 15 alle 18. Dopo le pause per la pandemia già lo scorso anno era ripresa la bella tradizione del presepe vivente giunta al 48esimo anno di attività: 300 persone tra artigiani, professionisti, studenti delle scuole superiori e universitari vengono coinvolte nell’allestimento per diverse settimane precedenti al giorno di Santo Stefano.

Nato dall’esperienza di Comunione e Liberazione Brianza Comunità Pastorale Spirito Santo, il Presepe vivente di Agliate vede la rappresentazione della Sacra Famiglia al centro, seguendo il tema dell’umile testimonianza di fede da duemila anni a questa parte. Se verrà mantenuta la tradizione degli ultimi anni, sarà possibile seguire in presenza la rappresentazione della Natività nella frazione di Carate Brianza, ma anche da “remoto” con la diretta video streaming attraverso il canale YouTube dedicato o direttamente sul portale online (www.presepeagliate.it).

AGLIATE, IL PRESEPE VIVENTE DA SAN FRANCESCO FINO AD OGGI: LA MEMORIA DELL’INCARNAZIONE

Il titolo scelto quest’anno per il Presepe vivente di Agliate è eloquente: “Con gli occhi del corpo”, si celebra così l’origine più antica del presepe di Natale legata a San Francesco d’Assisi. Fu proprio il Santo Poverello a cominciare la splendida tradizione del presepe con la prima rappresentazione vivente in quel di Greccio esattamente 800 anni fa. A qualche settimana dalla notte di Natale 1223, San Francesco cominciò a pensare all’attuazione di una sacra rappresentazione confessando il suo desiderio all’amico Giovanni Velita, signore di Greccio e amico del santo: come raccontano gli organizzatori del Presepe vivente di Agliate, fu proprio quel Giovanni ad essere uno dei “discepoli” più affezionato al Santo di Assisi, appassionato del suo carisma e delle sue riflessioni.

«Vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme», disse Francesco all’amico Giovanni, «e in qualche modo mostrare con gli occhi del corpo, i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello». Il desiderio profondo del Natale di Gesù che animava San Francesco era quello di far capire al popolo umile (e per molti casi illetterati) quanto fosse cruciale l’evento misterioso della nascita del Cristo: Giovanni, raccontano da Agliate, accolse la proposta e aiutò nella preparazione e nell’allestimento della sacra rappresentazione che si attuò nella notte del 1223. Fin dalle cronache del tempo si fa memoria di quell’incarnazione del bambino Gesù che ha cambiato per sempre la storia dell’umanità: «Fu una notte chiara come pieno giorno e dolce agli uomini e agli animali. La gente accorreva lieta di un gaudio mai assaporato prima davanti al nuovo mistero… i frati cantavano e la notte era tutta un sussulto di gioia...».

Nel far memoria di quell’uomo che ha insegnato al mondo la vita “indirizzata” al destino buono per tutti, al Presepe vivente di Agliate si è scelto di accompagnare la rappresentazione nel pomeriggio di Santo Stefano attraverso diversi quadri: «l’Annunciazione e la visita della Vergine a S. Elisabetta, Erode e la strage degli innocenti, il Censimento, i mestieri della tradizione, i pastori con le greggi, i Re Magi a cavallo per giungere alla grotta della Natività e ritrovare lo stupore e, grati, inginocchiarci davanti al Bambino». Come informano gli organizzatori, la sacra famiglia quest’anno sarà impersonata da Valentina Messuti, insegnante di scuola materna, da suo marito Simone Zaffaroni e da Pietro, loro figlio primogenito. Al termine del presepe vivente, alle ore 18 verrà celebrata la messa nella Basilica dei Santi Pietro e Paolo: parte delle offerte sarà devoluta all’associazione Avsi, organizzazione che realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e all’aiuto umanitario in ben 33 Paesi sparsi per il mondo.





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