A quanto pare – nonostante le attese e le speranze del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin – da parte della Commissione UE non c’è alcun interesse a prevedere una proroga del price cap sul gas che era stato introdotto (con scarso successo) già nel 2022 nel pieno dell’emergenza energetica europea e che giungerà al suo naturale termine entro la fine del mese di gennaio: a dirlo è stata la portavoce all’energia della Commissione Anna-Kaisa Itkonen che ha aperto le porte ad una nuova misura che similmente – ma auspicabilmente in modo migliore – al price cap dovrebbe mantenere a livelli accettabili i costi della materia prima energetica in tutta Europa.
Partendo dal principio, quando entrò il vigore il price gap europeo al gas era stato fissato a 180 euro e aveva avuto uno scarso impatto sul costo – comunque altissimo – delle forniture; mentre dopo un periodo complesso la situazione si era stabilizzata, almeno fino all’ultimo anno e (in particolare) al mese di dicembre che ha visto una nuova impennata dei costi del gas che ha toccato la soglia dei 125,22 euro a metro cubo (pari al 2,5% in più rispetto a novembre) e di 47,59 euro per i clienti vulnerabili.
La Commissione UE frena sul price cap al gas: “Presto un nuovo piano d’azione europeo”
Proprio in questo contesto, in un’intervista a Radio Radicale il ministro Pichetto Fratin era tornato ad ipotizzare la reintroduzione del price cap sul gas “per evitare le bolle speculative” suggerendo di non fissarlo più “a 180 euro al megawattore come il precedente, ma a 50/60 euro” in modo da frenare significativamente le “operazioni finanziare che non c’entrano nulla sulla materia prima” e – soprattutto – che indeboliscono “famiglie e imprese”.
Interpellata sulla questione del price cap, la portavoce Itkonen ha spiegato che attualmente “non è in discussione“, pur ribadendo che il prezzo dell’energia resta una delle “priorità politiche della nuova Commissione” al fine di tutelare la “competitività” dell’Unione: non a caso – ha precisato – il prossimo 26 febbraio sarà presentato “un piano d’azione sull’energia a prezzi accessibili” che dovrebbe includere una serie di iniziative e regolamenti “per ridurre i prezzi dell’energia in Europa”.