L'arringa di Putin contro l'Europa non cancella i passi avanti tra USA e Russia nei negoziati sulla pace in Ucraina: gli scenari e lo scontro con l'UE
L’ARRINGA DI PUTIN CONTRO L’EUROPA (SENZA CHIUDERE CON GLI USA)
Nel momento forse di più alta tensione tra NATO e Russia, dopo le parole dell’ammiraglio Cavo Dragone sugli attacchi preventivi da lanciare contro Mosca, e nel pieno delle trattative tra USA, Europa, Ucraina e Cremlino per giungere ad una effettiva pace dopo ormai 4 anni di guerra ad est, l’arringa lanciata dal Presidente Vladimir Putin questa mattina contro i vertici dell’Unione Europea suonerebbe come la pietra tombale su ogni speranza di tregua.
E invece per il momento le porte rimangono aperte, specie per le conquiste sul campo in Donbass e per il grado di diplomazia riattivato ormai in pianta stabile tra Washington e Mosca, come testimonia l’incontro al Cremlino tra Witkoff, Kushner e lo stesso ‘lider maximo’ della Russia. Parlando con i media russi Putin sottolinea in più passaggi dei tentatici tutti europei di «sabotare la pace in Ucraina», e in un alert specifico – che risuona come una netta minaccia – aggiunge «la Russia non ha intenzione di combattere contro l’Europa ma se loro vogliono iniziare noi siamo subito pronti». Prima di ricevere gli inviati americani al Cremlino, il Presidente incalza i “volonterosi UE” additandoli come sabotatori della pace, con le proposte di Bruxelles e Zelensky che sembrano «vivere su un altro pianeta».

Nel giorno in cui la BCE stronca in sostanza le velleità europee di utilizzare gli asset russi congelati per sostenere i 140 miliardi di euro necessari all’Ucraina per proseguire la guerra – «violerebbe i nostri trattati», ribadiscono da Francoforte – il grado di tensione tra Europa e Mosca si aggiunge alle parole molto controverse dell’ammiraglio italiano in sede NATO: dopo la conquista sul campo di Pokrovsk e Kupyansk, rispettivamente nelle regioni di Donetsk e Kharkiv, gli obiettivi di base della Russia sono «raggiunti», il che significa che margine ora per ampliare le trattative di pace da parte moscovita sono più plausibili rispetto a qualche settimana fa.
VERTICE AL CREMLINO, DOMANI INCONTRO USA-UCRAINA: I NEGOZIATI PROSEGUONO…
Sempre prima dell’incontro con Kushner e Witkoff, è ancora Putin a lanciare un secondo monito questa volta all’Ucraina stessa, e solo di riflesso agli alleati europei: se proseguiranno gli attacchi alle petroliere russe nel Mar Nero, «la Russia aumenterà gli attacchi ai porti ucraini e isoleremo Kiev via mare». Nel vertice al Cremlino vi sarà comunque una interlocuzione con la delegazione americana, la stessa che domani incontra Zelensky nella missione attesa in Ucraina.
Secondo il Governo di Kiev vi sono ancora alcuni nodi da sciogliere ma le trattative di pace starebbero proseguendo in maniera positiva, nonostante gli scontri e i proclami di Putin delle ultime ore: «la fine della guerra è vicina anche perché noi non trattiamo una tregua nei combattimenti ma la pace lunga, duratura e giusta», chiosa il Presidente Zelensky in attesa di capire gli scenari che emergeranno dal vertice in Russia degli inviati di Trump.

Al momento rimane segreta l’ultima bozza di accordo raggiunto con Ucraina e Russia, anche in attesa di capire come (e se) Putin confermerà l’evoluzione positiva dei negoziati verso la pace conclusiva: secondo quanto ha rivelato sempre oggi il segretario generale della NATO Mark Rutte, l’Alleanza sarà coinvolta negli accordi sull’Ucraina, senza proseguire l’invettiva “bellica” lanciata ieri dall’ammiraglio Cavo Dragone.
